Era stato l’artefice dell’apertura del centro vaccinale della città: “Il suo contributo alla lotta per il Covid è stato encomiabile”, scrive il sindaco
Una morte improvvisa di un medico di 48 anni, stroncato da un malore, sconvolge la cittadina di Celano, in Abruzzo. L’uomo era conosciutissimo e stimato da tutta la popolazione. La scomparsa ha portato il sindaco di Celano a proclamare per domani, una giornata di lutto cittadino.
Francesco Ulanio è morto all’improvviso domenica mattina, mentre faceva jogging in via Aldo Moro a Montesilvano, di fronte al centro Porto Allegro nella zona dei Grandi Alberghi. Aveva 48 anni. Il medico è stato stroncato da un infarto. Alcuni passanti hanno raccontato di averlo visto cadere e hanno allertato i soccorsi. Ad arrivare per primo è stato Pasquale Cordoma, medico ed sindaco, che ha potuto solo constatare il decesso. Lascia la moglie Antonella, biologa e tre figli: Lucilla, Domenico e Agostino.
Uliano era medico di famiglia a Celano e responsabile del centro vaccinale nell’emergenza covid. Il sindaco di Celano Settimio Santilli, lo ricorda così: “Il contributo sanitario, sociale, umano e professionale donato dal dottore Francesco Ulanio alla comunità di Celano durante la pandemia da Covid-19 è stato encomiabile, inestimabile e di valore civico assoluto. Per tale ragione per la giornata di domani martedì 7 giugno ho proclamato il lutto cittadino. È il minimo tributo che la tua città ti possa e debba riconoscere caro dottore Francesco Ulanio”.
“Con lui ho condiviso i momenti più difficili e drammatici della pandemia, dei tamponi ai cittadini, una guida sempre sicura, lucida e di una professionalità assoluta. A lui si deve l’apertura del nostro centro vaccinale, a lui si deve la programmazione e il coordinamento del piano vaccinale del nostro centro operativo comunale, a lui si deve ogni iniziativa che abbiamo fatto a Celano per il bene e la salute pubblica negli ultimi anni, solo l’ultima in ordine di tempo il sostegno proprio al progetto “Celano città cardioprotetta” . Tante ne aveva ancora voglia di fare. Sempre in prima linea, sempre propenso allo studio, all’approfondimento, all’ascolto del paziente. Sempre disponibile, affabile, educato e solidale. Voleva un gran bene a Celano e lo voleva far crescere soprattutto sanitariamente. Riposa in pace grande doc. Grazie per tutto quello che hai fatto”, ha aggiunto il sindaco.