Gesto forte di Calenda al suo esordio in Campidoglio. Il leader di Azione si è confermato un agent provocateur.
Carlo Calenda al suo esordio in Campidoglio si è subito fatto notare per un gesto sicuramente provocatorio oltre che forte. Il leader di Azione da sempre è considerato un agent provocateur e questa nomea è stata confermata anche nel giorno della prima assemblea capitolina del mandato del sindaco Gualtieri.
Durante una pausa Calenda ha deciso di andare alla buvette per fumare, ma in quella zona del Campidoglio è vietato accendersi la sigaretta e per ricordarlo è stato messo un cartello “Vietato fumare“. L’ex ministro, però, non ha resistito ed ha deciso di rimuoverlo.
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La foto, come detto, ha fatto il giro dei social diventando virale in davvero poco tempo. Non sono mancate le polemiche, ma da parte di Calenda non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro e già nei prossimi giorni ci aspettiamo altri gesti.
Il gesto di Calenda ha provocato diverse polemiche sui social (e non solo). Lo stesso leader di Azione, però, poco dopo ha spiegato il suo gesto e la sua versione è stata riportata dal Corriere della Sera.
L’ex ministro è entrato nei dettagli della vicenda spiegando di aver notato “persone che fumavano nei pressi del bar e ho chiesto il motivo. Loro mi hanno fatto vedere il cartello e mi sono domandato se era possibile fumare vicino ad un condizionatore. Il luogo era all’aperto e quindi ho detto di fumare lì. Non si tratta di una rivoluzione, sono molto perplesso“.
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Dalle prime indiscrezioni il cartello è ritornato, ma nelle prossime settimane non si esclude la possibilità di una misura formale per consentire di ritornare a fumare negli spazi dedicati e quindi ripristinare i luoghi interdetti durante il mandato di Virginia Raggi.