L’ex giocatore della Lazio e opinionista Sky, dopo le frasi rubate su Mou, torna a parlare del portoghese e non la vede bene. I romanisti ora tremono
Occhio, se parla lui, Mourinho deve tremare per davvero. Dopo le sue frasi rubate sul portoghese e messe in giro sul web, Paolo Di Canio è tornato a parlare del tecnico della Roma e del suo futuro. Rispetto alle parole più chiare e nette pronunciate nell’audio di whatsapp dell’estete scorsa, Di Canio, durante la trasmissione Sky Calcio Club, ha espresso concetti più diplomatici, ma al tempo stesso duri e decisi. “Per tutto quello che ha creato fino adesso nutro molti dubbi – ha detto l’opinionista -, poi magari vincerà le prossime quattro gare e tutto si risolve e riparte, ma se continua così con quello che è stato creato a livello di spogliatoio, ricasca negli stessi problemi che hanno indotto il Manchester prima e il Tottenham poi ad esonerarlo. Spero per lui che cambi qualcosa e faccia delle correzioni, altrimenti per me rischia di essere esonerato anche qui”.
Paolo Di Canio è abbastanza convinto di quello che afferma, anche per esperienza da allenatore non solo da giocatore, ma perché conosce benissimo la Premier, forse più di tanti altri e sa bene come sono andate determinate dinamiche nelle squadre inglesi che hanno avuto Mourinho negli ultimi anni. Anche per questo questa estate disse quelle cose sul tecnico portoghese, dicendo che non era più quello dell’Inter, ma era sulla via del tramonto.
Per Paolo Di Canio i problemi non sono pochi alla Roma e si vede chiaramente sul campo, nella gara col Venezia, ma anche in quelle d’Europa League con il Bodo Glimt. “A Venezia ha messo la difesa a tre, ma non è che mettendo un difensore in più risolve i problemi. Come è successo a Manchester, la devi addestrare una roba del genere, non metterla così”. E ancora: “Zaniolo e Mxit’aryan fuori e va bene si vede che non sono in condizione in questo momento, ma bisogna chiedersi: è colpa solo dei giocatori o l’interpretazione di quello che devono fare non li fa rendere come dovrebbero?”
Poi affonda il colpo e ci va giù pesante, ma senza alzare i toni: “Mou può fare tutto, è il re, dice tutto quello che vuole, sposta gli equilibri e gli vanno riconosciuti grandi meriti. Ha creato ambienti empatici e ha vinto così più che con il gioco. Ma oggi con i giocatori che non sono di quell’altezza come Inter e Chelsea, riuscirà a risollevarsi? Dopo il Bodo non è tanto quello che ha detto su quei dieci giocatori non in grado, ma sulla reazione che potrebbero avere i titolari o quelli che lui ritiene i titolari. Ma se dopo una gara persa così, questo urla e sbraita in questo modo, cosa penserà di noi adesso?”.