In Europa gli italiani sembrano essere i più grandi mangiatori di frutta e verdura, confermando la validità e la varietà già nota della dieta mediterranea.
Non solo carne, pesce e prodotti caseari: la dieta mediterranea degli italiani include anche grandi quantità di frutta e verdura, attestandosi da sempre come una delle più sane, variegate ed equilibrate nel mondo.
Sembra, infatti, che l’Italia sia il Paese in cui ci sia il più alto consumo di questi cibi in tutta l’Unione europea: l’81% della popolazione assume almeno una porzione di frutta e verdura al giorno. Il primato italiano, però, non riguarda solo la qualità del cibo assunto ma anche la quantità e la frequenza di consumo nella dieta quotidiana.
Stando ai dati relativi al 2020 di Nomisma, la famosa società che realizza ricerche di mercato, il consumo pro capite annuo di ortofrutta fresca, sia in casa che fuori, nel nostro Paese è stato di 160 kg: una media superiore a quella di altre nazioni come la Germania, dove i dati confermano un consumo di 109 kg, o il Regno Unito con 101 kg.
Secondo la ricerca di Nomisma, un fattore rilevante nell’acquisto è l’origine 100% italiana dei prodotti. Quello che gli italiani ricercano nel reparto ortofrutta, dunque, sono cibi a km zero o del territorio, che siano certificati da adeguate garanzie di controllo e di rintracciabilità lungo la filiera. Tra gli altri valori determinanti alla scelta d’acquisto ci sono i prodotti biologici e salutistici, con una propensione sempre più forte all’aspetto legato alla sostenibilità ambientale, grazie alla presenza di confezioni in materiali riciclabili o ecosostenibili.
LEGGI ANCHE >>> Gli studenti in difesa dell’ambiente, tutti i progetti
La ricerca sottolinea, inoltre, come nel corso della pandemia siano cambiate anche le modalità di acquisto delle famiglie italiane: una su quattro, infatti, ha acquistato ortofrutta online dai siti della grande distribuzione, sui siti dei produttori o dei mercati agricoli online.