É la prima volta che un cane risulta positivo al Covid in Gran Bretagna: ecco cosa c’è da sapere sul virus e gli animali.
Per la prima volta un cane ha contratto il Covid in Gran Bretagna. Il contagio è stato scoperto nel Surrey, a Weybridge, in Inghilterra. Mentre a Singapore sono stati contagiati i leoni, e nel mondo alcuni gatti hanno contratto il virus, la notizia del cane contagiato ha fatto il giro del mondo, e gli istituti si sono allertati per capire quali siano i rischi per l’uomo e gli altri animali.
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La conferma è infatti arrivata dal laboratorio dell’Agenzia per la salute delle piante e degli animali, dopo che i proprietari si erano accorti di alcuni sintomi e si erano insospettiti. Ma cosa significa per la scienza? E quali sono i rischi effettivi per i padroni degli animali che contraggono il virus?
In Gran Bretagna un cane ha contratto il Covid: i medici chiariscono i rischi per l’uomo
Raffreddamento, tosse e starnuti. Dopo aver manifestato i sintomi riconducibili al Covid, i padroni del cane che ha contratto il virus hanno chiesto aiuto e hanno scoperto che le sensazioni erano realtà. Se per i bovini e i cammelli il contagio era già stato riscontrato, maiali, galline e cani sembravano fino a questo momento immuni.
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E invece la notizia ha allertato gli istituti, che però hanno chiarito che il passaggio dall’uomo ad alcuni animali è possibile, mentre non ci sono evidenze sul passaggio inverso. In Gran Bretagna infatti l’animale domestico ha contratto il Covid dai proprietari. Non ci sono attualmente certezze sulla possibilità ci contrarre il virus dagli animali, e i dati in tal senso azzerano i timori.