No Vax, questa mattina è partita una clamorosa retata in tutta Italia: ecco cosa sta accadendo e i provvedimenti.
Li hanno seguiti sul web. In un particolare canale di Telegram, spesso utilizzato per lasciare poche tracce. Dal famoso social partivano invettive, organizzazioni di ritrovi per mostrare il dissenso. E quella pagina, molto seguita dai No Vax, è diventata un contenitore di tracce, informazioni, dati, che gli inquirenti hanno scandagliato minuziosamente per ricostruire tutti i passaggi lasciati sulla rete.
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Quelle informazioni si sono trasformate in un calderone che è sfociato in una indagine, e questa mattina sono scattati i controlli in tutta Italia. Nella galassia dei negazionisti, è entrata la Polizia Postale, e i reati ipotizzati sono diversi. Ecco cosa sta accadendo dalle prime ore dell’alba.
No vax, retata in tutta Italia: nel mirino la pagina “Basta dittatura”
Fra le tante pagine che raccolgono iniziative e discussioni sul tema dei vaccini, gli inquirenti hanno messo nel mirino “Basta dittatura”. Su Telegram diverse persone sono state rintracciate, e da questa mattina sono partite le perquisizioni. Sarebbero al momento 17 le persone destinatarie di misure, mentre il canale social, riferimento per molti No Vax e già oggetto di un provvedimento giudiziario e della chiusura, è nuovamente nel mirino. In tutta Italia sono scattate le perquisizioni per i più radicali affiliati alla pagina.
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Nei loro confronti sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di disobbedienza alle leggi. L’operazione è stata messa in piedi dai magistrati della Procura della Repubblica di Torino in collaborazione con la Polizia Postale e la Digos, che hanno monitorato senza sosta il canale soprattutto in prossimità delle manifestazioni.