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ESCLUSIVA Notizie.com – Enock Balotelli: “Qualcuno non vuole Mario, ma darebbe tutto per la Nazionale”

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Paolo Colantoni

Il fratello dell’ex attaccante di Milan e Inter, rilancia: “Non si guarda mai ciò che fa in campo, ma altro. Uno come lui sarebbe l’ideale”

Enock insieme al fratello Mario Balotelli (Instagram)

La mancata qualificazione diretta della Nazionale italiana ai mondiali in Qatar continua a far discutere e ad alimentare polemiche. Per evitare la seconda esclusione consecutiva alla fase finale del Mondiale, sarà necessario superare i play off. L’Italia (da testa di serie) sarà impegnata in un girone da quattro con semifinali e (in caso di vittoria) finalissima.

A far discutere, oltre ai recenti risultati, c’è la sterilità del reparto offensivo, incapace di pungere sia contro la Svizzera (match terminato 1-1 con rete del difensore Di Lorenzo), sia in Irlanda (zero a zero). Mancini, che ha dovuto rinunciare ad Immobile, ha avuto risposte poco confortanti dai suoi attaccanti: Belotti (titolare con la Svizzera) non ha inciso, così come Insigne, Berardi, Chiesa, Raspadori, Scamacca e Bernardeschi. “Non siamo la Francia che può permettersi gente come Benzema, Mbappè, Giroud. Con il massimo rispetto in Italia non abbiamo questo parco attaccanti. E’ per questo che uno come Balotelli, non può non essere reso in considerazione. Anche solo per far parte del gruppo”.

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A parlare è Enock Barwuah, fratello di Mario Balotelli. L’ex attaccante di Inter, Milan e Manchester City, gioca attualmente in Turchia, nell’Adana Demirspor. Anche il fratello Enock lo ha seguito in questa avventura lontano dall’Italia e milita nel Menemenspor, in seconda divisione turca. “Ci tengo a dire una cosa – esordisce Enock in esclusiva ai microfoni di Notizie.comè giusto che un attaccante come Immobile, che sta bene e segna valanghe di gol sia il titolare della Nazionale. Ma io non riesco a capire come si faccia a non convocare uno come Mario. Può avere avuto un rendimento non straordinario con i vari club in cui ha giocato, ma quando indossa la maglia dell’Italia si trasforma. E i numeri parlano chiaro”.

Enock: “Su Mario non conta il campo”

Mario Balotelli con la maglia della Nazionale Italiana (GettyImages)

Per Enock, Mario Balotelli può essere la soluzione giusta per portare l‘Italia in Qatar. “E’ stato accantonato troppo presto e non ho mai capito il perchè. Contano i gol? Bene, lui in Francia ne ha segnati tantissimi, eppure non veniva preso ugualmente in considerazione. Su di Mario non si guarda ciò che fa in campo, ma altro e questo mi dispiace molto”. In Turchia Balotelli sta provando a tornare se stesso. “Negli ultimi due anni ha avuto tanti problemi fisici, ma adesso sta bene. Gioca con continuità e sta segnando. Ha solo bisogno che qualcuno gli dia fiducia – continua Enock ai nostri microfoni – ma in Italia si critica troppo chi gioca in attacco. Anche Immobile, che segna tantissimo, è finito nell’occhio del ciclone e per qualcuno non sarebbe l’ideale centravanti dell’Italia. Figuratevi Mario. Tutti sarebbero pronti ad attaccarlo di nuovo. Ma io so quanto lui ci tenga all’Italia e alla maglia azzurra. Ecco perchè spero che venga preso in considerazione”.

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Per Enock (che sul suo profilo Instagram ha parlato di complotto contro il fratello), c’è qualcuno che non lo vuole in Nazionale. “Credo che si tratti di qualcuno all’interno del gruppo. Qualcuno che non sopporta il suo carattere così forte. Mi sono fatto questa idea“. Il rapporto con Mancini invece resta ottimo. “Gli ha sempre voluto bene e lo ha rispettato. Ma mettetevi nei suoi panni: come potrebbe convocare uno che è sempre in discussione? Lo ha fatto nel momento sbagliato: ha fatto giocare Mario contro la Polonia quando non stava bene ed è stato un azzardo. Ora figuratevi cosa gli direbbero. Ma io credo che lo tenga sempre in considerazione. Forse non vuole bruciarlo. Magari sta aspettando che sia in grandissima condizione”.

Enock chiude ricordando i numeri del fratello. “Con l’Italia ha sempre fatto benissimo. Ci tiene da morire alla Nazionale. Non gioca con l’Italia da quattro anni eppure ha segnato più di tanti altri. Figuratevi se avesse giocato. Io penso che uno così andrebbe sempre chiamato, e non lo dico perchè è mio fratello. Non farà mai quello che fanno Immobile e Belotti. Non è uno che lavora così per la squadra. Ha altre caratteristiche. Ma può inventarsi il gol con una giocata in ogni momento. Per una squadra che fa così fatica a segnare, sarebbe l’ideale”.

 

 

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