Il comico romano non ha gradito lo striscione pubblicitario che campeggia per le vie milanesi e annuncia battaglia
Una delle battute simbolo degli anni ’90 e 2000 completamente stravolta e trasformata. Una frase distorta e che ora rasenta la discriminazione, anche se capovolgendola potrebbe suscitare lo stesso effetto, ma non è così. “Era una battuta, pura e semplice battuta, non c’era alcuna discriminazione, parliamo di vent’anni fa, adesso stravolgendola e dandogli un significato commerciale, direi di sì e un po’ mi secca. Credo che chiamerò gli avvocati e la Siae, li facciamo intervenire e vediamo che succede”, le parole sono del famoso comico romano Alessandro Di Carlo che a Notizie.com prova a raccontare quanto sta succedendo in questi ultimi due giorni.
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A Milano, per diverse vie della città, sono apparsi diversi striscioni pubblicitari con la scritta: “La cosa più bella di Roma è il treno per tornare a Milano”, peccato che è una “frase o meglio una battuta rubata e capovolta a me” dice con tono fiero e con un pizzico di amarezza Alessandro Di Carlo, comico diventato famoso a Zelig anche per quella battuta e tante altre, ma quella in particolare fece il giro d’Italia. E ancora oggi viene usata spessissimo. Peccato che la frase originale era ed è: “La cosa più bella di Milano è il treno per tornare a Roma” e racconta Di Carlo: “Devo dire che per questa cosa accaduta a Milano oggi mi hanno chiamato duemila persone, più mi chiamavano, più rimanevo male perché non solo hanno copiato la battuta, ma anche storpiata.