Il 15 novembre scorso è stata lanciata, per la prima volta in Europa, una bistecca unica nel suo genere, dalle caratteristiche uniche
Ogni ristorante, da qualche anno a questa parte, ha inserito nei propri menù dei piatti dedicati a vegetariani e vegani. Prelibatezze studiate dagli chef e che (molte volte) trovano l’approvazione anche del resto della clientela. Stesso dicasi per i supermercati, pieni di prodotti veg. Ma ciò che è stato lanciato lo scorso 15 novembre nel Regno Unito ha dell’incredibile.
La cucina vegana si è unita alla tecnologia, per partorire una pietanza unica, che ha immediatamente riscosso un successo incredibile. Per certi versi inaspettato: parliamo della prima bistecca vegana in 3d. Pezzi di carne composti da un mix di proteine di soia, legumi (piselli e ceci su tutti), barbabietole e grasso di cocco. Il prodotto finale ricorda tantissimo la carne di manzo, ma sono totalmente cruelty-free. Le bistecche sono state realizzate attraverso una speciale tecnologia di bioprinting tridimensionale, partendo da vere cellule di manzo estratte dagli animali senza recargli nessun tipo di danno.
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“E’ geniale, la cosa più bella che ho visto”
A produrle è stata la startup israeliana Redefine Meat. Fino ad oggi la società ha lavorato con circa 150 ristornati israeliani e si è prefissata l’obiettivo di costruire dei nuovi locali in ogni continente. Secondo le stime di Barclays le vendite in questo settore potrebbero raggiungere i 140 miliardi dollari entro il 2029, mentre oggi la “carne tridimensionale” viene venduta allo stesso prezzo di quella di bovino: circa 25/30 euro al chilo.
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Nel Regno Unito c’è stata già la prima degustazione, avvenuta nel ristorante Mr. White’s, dove lavora lo chef Marco Pierre White, famoso per aver ottenuto tre stelle Michelin a soli 33 anni. “È geniale. È la cosa più intelligente che abbia mai visto in 45 anni di lavoro come cuoco. Quando ci lavori, quando ci cucini, ne vedi la bellezza”. Il 15 novembre scorso, giorno del lancio della carne vegana in 3d, il suo locale è stato preso d’assedio. Tra i clienti era presente anche la chef Neria Klantrov. “E’ semplicemente fantastica. Sembra reale. Io sono vegetariana da 15 anni e non mangio carne da molto tempo. La consistenza è giusta e anche l’odore. Sembra una cosa vera”.
