L’amministratore unico di Atac spiega gli interventi previsti per migliorare la qualità del servizio a Roma, dopo le segnalazioni di Striscia
Giovani Mottura, amministratore unico di Atac, risponde al servizio di Striscia la Notizia andato in onda alcuni giorni fa, in cui si vedono diversi utenti entrare nella metropolitana di Roma saltando i tornelli.
Durante una intervista di Enrico Camelio per Notizie.com, spiega come affrontare il fenomeno dei “furbetti del biglietto” cosiddetti. “E’ una cosa che conosciamo, abbiamo telecamere che ci svelano certe situazioni e talvolta riusciamo a intervenire. Il futuro sta nella rivoluzione tecnologica e nella digitalizzazione, nel recuperare quell’assurdo periodo che abbiamo vissuto col Covid e ci ha messo in grossa difficoltà” afferma Mottura.
Grazie all’arrivo delle risorse messe a disposizione con il Pnrr, continua il manager di Atac, “ci saranno le risorse che ci permetteranno di recuperare rapidamente gli accessi tecnologici alle metro e anche alla superficie, infatti il fenomeno evasivo riguarda soprattutto questo aspetto. La questione tornelli ci ha lasciato l’amaro e la soluzione immediata è quella di rafforzare la controlleria. Abbiamo un molte persone che durante il Covid hanno fatto un grosso lavoro per dare sicurezza al trasporto ma ci siamo resi conto che dobbiamo investire su questo aspetto e mettere a disposizione le risorse tecnologiche che orientino il controllo”.
Il problema è anche dato dalla modalità con cui pagare il biglietto? “Già oggi in metro si può entrare utilizzando carta di credito o bancomat ma oltre che combattere il fenomeno bisogna prevenire: chi entra in metropolitana sa si potere pagare con mille soluzioni, mettere a disposizione degli utenti più mezzi significa anche di mettere in condizione di avere una diminuzione forte del fenomeno evasivo. Il futuro riguarda utilizzare meglio la tecnologia e mettere a disposizione più personale non a bordo di ogni mezzo, ma quando c’è bisogno, pensando anche alla sicurezza“.
Perché non mettere controlli sul biglietto anche in uscita? “Ci abbiamo ragionato – afferma Mottura -, al momento non è presente nella metro di Roma e non credo sia necessario, però non lo escludiamo, è una delle possibili soluzioni”. Sono auspicabili provvedimenti più severi? “Sono decisioni che decide la municipalità, mi vedrebbe d’accordo sempre che il sistema abbia maggiore efficienza. Segnalo che noi applichiamo sanzioni anche a chi intralcia il servizio pubblico con parcheggi che intralciano la percorrenza dei mezzi“.
Non solo biglietti non pagati, il servizio trasporti metropolitano a Roma fa acqua da tutte le parti: troppi mezzi vecchi e che si guastano facilmente, spesso prendendo fuoco. “Quello degli incendi è un fenomeno che ha toccato il suo apice nel 2018 con oltre 45 mezzi incendiati durante l’anno – risponde Mottura -. Un numero cospicuo che quest’anno si assesterà sulla dozzina. Ma questo lo leghiamo all’ingresso di circa 700 bus (e a Natale ne arriveranno altri 100 di cui 70 ibridi) che rientra nel Piano di concordato. Avremo dunque un forte svecchiamento della flotta che farà anche uscire dal servizio i mezzi che compiono 10 anni di età” conclude Mottura.