Il direttore sanitaria dello Spallanzani spinge per la terza dose di vaccino, è l’unica soluzione per cancellare il Covid e tornare davvero a una vita normale
E’ uno dei più accreditati e ascoltati nel mondo scientifico italiano. Uno di cui fidarsi, sempre coerente in questo lungo anno e mezzo di battaglia con la pandemia legata al Covid. Ci ha messo sempre la faccia il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia e lo fa ancora una volta, se non di più con Notizie.com, facendo una sintesi del momento attuale ma garantendo la cosa che vorrebbero tutti, ovvero mettersi il Covid alle spalle una volta per tutte. “Lo so che non è facile, so bene che la gente, vedendo questi numeri che risalgono si spaventa e torna a pensare a quanto avvenuto l’anno scorso, ma le persone devono stare tranquille e continuare a fare quello che stanno facendo”, spiega con tono accalorato ma fermo e sereno il professore Vaia.
LEGGI ANCHE>>Pillola anti Covid, quando arriva e come prenderla: le indicazioni dell’Ema
“I numeri di questi giorni, in parte, ce li aspettavamo – spiega il direttore sanitario dello Spallanzani a Notizie.com – perché l’efficacia del vaccino dura tra i cinque e i sei mesi, per questo dobbiamo andare tutti a farci la terza dose e chi non ha ancora fatto il vaccino, inizi il percorso. Dobbiamo tirare il collo ancora per un altro po’, cercando di pazientare e di attenersi alle regole della mascherina al chiuso e le distanze. Garantisco che se facciamo davvero tutto questo, passeremo un Natale sereno e andando avanti così, tra un anno o anche meno, tratteremo il Covid come si tratta una normale influenza, andandosi a vaccinare una volta l’anno. Sarò così, ridurre il bacino dei non vaccinati sempre di più, alla fine vinceremo anche questa battaglia”.
Il professor Vaia non si arrende e cerca di approfondire il concetto legato all’efficacia del vaccino, alla terza dose e altro: “Innanzitutto, bisogna ampliare la fascia dell’obbligo vaccinale a tutte quelle persone che hanno rapporti con il pubblico, dal personale sanitario, le forze dell’ordine, il personale scolastico docente e non docente e i dipendenti della grande distribuzione. Bisogna farlo con coraggio andare avanti e allargare l’obbligo vaccinale a queste categorie”. E poi va avanti spiegando: “C’è una riduzione dell’efficacia del vaccino già dopo i cinque-sei mesi, quindi, la terza dose è fondamentale e necessaria. Ci sono le restrizioni, quindi se rispettate da tutti non c’è bisogno di chiudere o cambiare colori o pensare a un lockdown“.
LEGGI ANCHE>>Tegola Roma, due giocatori positivi al Covid: il comunicato del club
Ecco alcuni dati del professor Vaia per far capire bene di cosa si parla: “I ricoverati attuali in terapia intensiva sono per i due terzi non vaccinati, per un terzo sono persone vaccinate o anziane, in parte attese, in parte determinate da una perdita di efficacia del vaccino”. E conclude: “Ci sono due prospettive, da un lato si deve ampliare la fascia vaccinale, cercando di ridurre chi invece non è vaccinato, dopo di che si deve gettare il cuore oltre l’ostacolo tirando il collo ancora per un annetto con ancora le restrizioni di adesso e poi, lo ribadisco, parleremo del covid come di una normale influenza“. E se lo dice lui e tutti quanto facciano ciò che dice, la battaglia si vincerà di sicuro.