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Cronaca

Giornata contro la violenza sulle donne: simboli e data, cosa c’è da sapere

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Francesco P

I simboli, la data, la panchina rossa: oggi è la giornata contro la violenza sulle donne, ma in Italia i femminicidi sono tristemente d’attualità. E arriva il messaggio di Mattarella.

Le scarpe rosse, simbolo nella Giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre è una data da cerchiare in rosso. Il colore della panchina, delle scarpe, simboli della giornata contro la violenza sulle donne. É il colore del sangue, perché i dati sui femminicidi in Italia fanno tremare le gambe. Una panchina rossa simboleggia ovunque la presenza di una donna che non c’è più, di una vita strappata da ingiustificata violenza. Così come le scarpette rosse, che rappresentano tutte le donne a cui è stata strappata la libertà di indossare scarpe o altri vestiti, ma soprattutto le donne costrette a subire maltrattamenti e violenza, simboleggiate dal colore delle scarpe.

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É iniziato tutto nel 2009, quando una artista messicana decise con l’istallazione Zapatos Rojos, di denunciare ogni forma di violenza sulle donne. Elina Chauvet, davanti al consolato messicano, accese i riflettori sui numerosi casi, solo tramite gli oggetti, che ora sono una figura emblematica in tutto il mondo. Il rosso però non è solo il colore del sangue. É la passione, l’amore, la forza.

Giornata contro la violenza sulle donne: perché il 25 novembre

Una panchina rossa a Reggio Calabria contro il femminicidio e la violenza sulle donne (Youtube)

La data rievoca un ricordo drammatico. Un pezzo di storia e di dittatura, che culminò con un brutale omicidio di tre donne. Le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabel, massacrate per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, in Repubblica Dominicana. Si recavano a far visita in prigione ai mariti, con i quali avevano fondato il “Movimento 14 giugno”, emblema di resistenza alla dittature.

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Furono fermate, e rimasero vittime di ogni forma di violenza, perdendo la vita. In occasione del primo incontro femminista a Bogotà, in Colombia, nel 1981, si decise di commemorare quella tragedia, dando una data alla giornata contro la violenza sulle donne. Nel 1991 invece Center for Global Leadership of Women avviò la Campagna dei 16 giorni proponendo attività di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza ai danni delle donne. E nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ufficializzato la data.

Femminicidi, i numeri in Italia sono ancora altissimi, arriva il messaggio di Mattarella

Scarpette rosse oggi in molte piazze d’Italia (Youtube)

C’è un dato percentuale che dà il vero senso di quanto la violenza sulle donne sia purtroppo attuale in Italia. Il 40% degli omicidi è perpetrato ai danni di una donna. Sono addirittura 109 nel 2021. In più del 70% dei casi le vittime sono state uccise dal marito o ex marito con un aumento dell’8% rispetto a quelli del 2020.

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Si chiude quindi un anno in cui i femminicidi hanno trovato tristemente spazio nelle notizie di cronaca. Quasi un femminicidio ogni 3 giorni, e si allarga il fronte delle associazioni che fortunatamente offrono assistenza, raccolgono denunce, affiancano le donne che si sentono minacciate o vittime di uomini senza scrupoli. Oggi è il 25 novembre. Il giorno delle scarpette rosse, da indossare con orgoglio per dire no alla violenza, ma anche con la tristezza di chi sa bene che un fenomeno così diffuso, necessita di tutti gli sforzi possibili per porre un freno. Arriva anche il messaggio del Presidente della Repubblica. “La violenza è un fallimento della nostra società – ha affermato Mattarella che non è riuscita ad accettare un concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia. I numeri sono intollerabili”.

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