Il segretario nazionale del sindacato di Polizia dichiara: “Finalmente lo Stato si assuma la responsabilità di questa scelta”
Con il nuovo decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, a partire dal 15 dicembre l‘obbligo vaccinale sarà esteso, dopo medici, infermieri e operatori delle Rsa, anche al personale non sanitario del comparto salute, alle forze dell’ordine, ai militari e al personale scolastico. Poliziotti, carabinieri, militari dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, vigili del fuoco e vigili urbani, saranno obbligati alla vaccinazione e non potranno presentarsi al lavoro solo con un tampone effettuato nelle ultime 24 ore.
LEGGI ANCHE: Draghi su Salvini e il Green pass: la risposta fuga via i dubbi
“Noi per mesi ci siamo battuti come sindacato affinchè ci fosse un’assunzione di responsabilità da parte dello stato – dichiara in esclusiva ai microfoni di Notizie.com Andrea Cecchini, segretario nazionale del Sindacato di Polizia Italia Celere – perchè al momento tutto era lasciato alla libertà discrezionale di ogni singolo poliziotto. E questo era inaccettabile. Non si può accettare che tutte le responsabilità ricadano sui lavoratori, che siano poliziotti, meccanici, sanitari o altro. Noi ci siamo battuti affinché lo stato ci esonerasse da una responsabilità di questa portata e abbiamo finalmente avuto una risposta positiva”.
LEGGI ANCHE: Super Green Pass, conclusa la cabina di regia: le nuove regole
Cecchini: “Ecco cosa cambierà”
I numeri delle vaccinazioni, all’interno delle forze dell’ordine, hanno fatto discutere. “Una buona parte dei poliziotti è reticente verso il vaccino – continua Cecchini – ma solo perchè non voleva assumersi una responsabilità che non gli appartiene. Auspicavamo che ci fosse una presa di posizione netta da parte del Governo e finalmente è arrivata”. Cecchini chiarisce un aspetto al centro di dibattiti e discussioni. “Ora speriamo che questa assunzione di responsabilità sia totale e che lo Stato, qualora si verificassero, si assuma la responsabilità anche di eventuali danni collaterali legati al vaccino. Semmai dovessero colpire dei poliziotti. Ci tengo a chiarire una cosa: sta parlando una persona vaccinata, in lista per la terza dose. Io non ho problemi e credo nella vaccinazione, ma fino a ieri si trattava solo di una mia scelta. Ora, finalmente, lo Stato si assume la responsabilità di una decisione così importante. E noi siamo soddisfatti”.
Ma in termini pratici, quest’obbligo cambierà qualcosa, sul numero delle vaccinazioni all’interno delle forze dell’ordine? “Io credo che qualche poliziotto si vaccinerà. La loro preoccupazione era legata all’assunzione di una responsabilità che non poteva competergli. Visto che ora diventa obbligatorio e lo Stato sarà responsabile di questa scelta, alcuni colleghi (così come ci era stato detto) si vaccineranno. Poi bisognerà aspettare le circolari applicative, sperando che questa decisione non vada ad incidere sulla gestione della sicurezza nazionale: non vogliamo che vengano danneggiati gli uffici operativi della polizia: chi è in prima linea, come reparti mobili, volanti, uffici investitivi”.