Apple fa causa all’azienda Israeliana NSO perché produce il software “Pegasus” che viola gli iPhone. Intanto Apple mette in guardia tutti gli utenti.
Apple ha citato in giudizio l’azienda israeliana NSO per aver prodotto il software Pegasus, un malware che si infiltra in tutti gli smartphone, iPhone inclusi.
Pegasus è pericoloso: attacca giornalisti, operatori dei diritti umani e attivisti politici di tutto il mondo ed è in uso presso militari, intelligence e forze dell’ordine.
Apple ha individuato un particolare attacco agli iPhone chiamato Forcedentry, ovvero l’exploit di NSO Group utilizzato per veicolare spyware Pegasus nei dispositivi degli utenti Apple.
In pratica NSO utilizzava finti Apple ID che inviavano dati malevoli ai device delle vittime e quindi riuscivano a installare lo spyware, senza che queste ultime si accorgessero di nulla.
Apple ha comunque rassicurato tutti gli utenti che hanno aggiornato l’iPhone ad iOS 15, in quanto per questa versione non risulta alcun tentativo di hackeraggio.
LEGGI ANCHE: Attenzione! Disinstallate subito queste 7 app. Contengono il virus Joker
Apple non è la prima azienda ad affrontare il gruppo NSO. Infatti, nel 2019, Facebook ha scoperto che sfruttando una vulnerabilità nelle chiamate vocali su WhatsApp, erano stati infettati con lo spyware Pegasus gli smartphone di persone che utilizzavano l’applicazione di messaggistica.
La NSO avrebbe compromesso i dati di ben1.400 utenti WhatsApp con spyware. La causa è tuttora in corso. Così Facebook ha fatto causa alla società israeliana.
La NSO è stata più volte al centro delle cronache per la vendita dei suoi strumenti di spionaggio a istituzioni governative di tutto il mondo.
LEGGI ANCHE: Più di 9 milioni di smartphone Android sono infetti. Ecco i dettagli
L’azienda di Cupertino chiede che la Nso smetta di utilizzare qualsiasi software, servizio o dispositivo Apple. Con questo provvedimento si cerca di colpire il suo core business, ovvero fornire ai propri clienti degli strumenti molto efficaci per accedere agli iPhone degli utenti che si vogliono monitorare.
Apple ha inoltre promesso un contributo di 10 milioni di dollari a favore di organizzazioni che si occupano di cybersecurity.
L’azienda israeliana ha risposto sostenendo che grazie all’utilizzo dei suoi strumenti sono state salvate migliaia di vite attraverso operazioni di spionaggio e che le sue tecnologie sono state utilizzate per combattere reti di terroristi o pedofili in tutto il mondo.