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Scoperto un esopianeta condannato ad un tragico destino

Published by
Anthony Fiani

L’orbita di questo esopianeta è quasi impossibile e per questo non avrà vita lunga. Ecco di quale pianeta stiamo parlando. 

Ciò che rende lo spazio affascinante è il fatto che sia ricco di meraviglie e fenomeni anormali, quasi folli.

Tra queste stranezze rientra anche un esopianeta condannato ad un tragico destino , a causa della sua orbita estrema intorno ad una stella.

La storia di un Gigante costretto a perire perché troppo vicino alla sua stella – Notizie.com

Stiamo parlando del corpo celeste TOI-2109b, un pianeta gigante e gassoso proprio come Giove, ma cinque volte più massiccio e 1,35 volte più grande.

Ma perché è un esopianeta condannato? Perché la sua insensata orbita mortale lo porta incredibilmente vicino alla stella del suo sistema.

Secondo una ricerca pubblicata sull’Astrophysical JournalTOI-2109b è in grado di girare intorno alla sua stella in appena 16 ore. Un lasso di tempo estremamente breve, se pensiamo che Mercurio, il pianeta con il periodo di rivoluzione più breve di tutto il Sistema Solare, impiega ben 88 giorni terrestri.

Quindi se la logica non ci inganna, in questo pianeta un ipotetico anno dura circa 16 ore. Un record senza precedenti che identifica TOI-2109b come l’esopianeta con l’orbita più vicina che abbiamo mai scoperto per un gigante gassoso.

Un record sì, ma anche una sconfortante notizia. Già, perché purtroppo TOI-2109b non avrà vita lunga in quanto un’orbita così estrema è instabile. Infatti l’esopianeta si trova in un moto vorticoso che, come un mulinello, lo sta risucchiando sempre più vicino alla stella, la quale prima o poi finirà per bruciare ed evaporare completamente i suoi gas.

TOI-2109b collasserà. Lo dice la Scienza e lo confermano i dati.

Secondo gli scienziati, TOI-2109b sarebbe entrato infatti in una fase di ‘decadimento orbitale’, che potrebbe portarlo a muoversi sempre più a spirale fino a collassare sulla sua stella. Questo processo non impiegherà meno di 10 milioni di anni, ma potrebbe comunque fornirci ulteriori preziosi indizi in tempi ben più brevi.

Diamo voce ai numeri

Gli scienziati hanno provato a dare una stima dei valori estremi a cui è sottoposto TOI-2109b: di giorno si raggiungono temperature intorno ai 3.500 K (ovvero 3.227 °C), ed è seconda soltanto al gioviano caldo Kelt-9b, che invece sfiora i 4.000°C. Sicuramente stiamo parlando di una tra le più calde delle stelle conosciute. Un valore molto simile al nostro Sole che registra circa 5500 °C di temperatura.

TOI-2109b orbita attorno a una stella giallo-bianca 1,7 volte più grande della nostra stella, e si trova a circa 855 anni luce di distanza da noi. Inoltre, l’esopianeta e la sua stella sono così vicini tra di loro che la loro distanza (2,4 milioni di chilometri) è appena l’1,6% di quella che divide la Terra dal Sole. Questa vicinanza probabilmente è causa di un blocco mareale del gigante gassoso: significa che il pianeta mostra sempre la stessa faccia alla stella.

Una nuova sfida per il futuro

La storia di TOI-2109b segna un altro grattacapo per gli scienziati che in futuro cercheranno di scoprire come questi giganti gassosi estremi si vengano a formare.

Ian Wong, ricercatore al Goddard Space Flight Center della Nasa e studioso di TOI-2109b ha affermato: “Se siamo fortunati, in uno o due anni potremo essere in grado di capire come il pianeta si sta muovendo più vicino alla sua stella”. 

Ha poi aggiunto: “Gli ultrahot Jupiter come questo costituiscono la sottoclasse più estrema di esopianeti. Abbiamo appena iniziato a capire i processi chimici e fisici che avvengono nelle loro atmosfere, che non hanno equivalenti nel nostro sistema planetario”.

Per concludere, secondo lo scienziato, il meglio sullo studio dei gioviani caldi e caldissimi deve ancora arrivare.

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Anthony Fiani