Lo scorso venerdì, gli studenti del liceo scientifico Volta, hanno fatto lezione nel salone del lussuoso appartamento milanese dell’ex re del Gossip Fabrizio Corona, che dovrà scontare, ancora, circa tre anni di domiciliari, per estinguere il suo debito con la giustizia.
La casa di via de Cristoforis, dal valore di circa due milioni, intestata a un prestanome riconducibile a Corona, fu sequestrata nel 2016 e confiscata nel 2018 dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano perché acquistata con soldi di “provenienza illecita”, riporta il Corriere della Sera, nella Cronaca di Milano. L’ex giornalista ha pagato regolarmente l’affitto allo Stato: “a differenza di tanti altri imputati condannati per reati e fallimenti molto più gravi che non hanno mai pagato un euro, Fabrizio ha versato nelle casse dello Stato milioni tra tasse, sanzioni, risarcimenti e condanne”, ha dichiarato il suo legale, Ivano Chiesa.
PUOI LEGGERE ANCHE >>> Scandalo in Inghilterra: una modella brasiliana fa tremare la Premier
Dopo il trasloco, l’Agenzia nazionale per i beni confiscati ha preso in carico l’abitazione, per destinarla alla didattica delle scuole superiori.
È il primo progetto realizzato nella casa dell’ex giornalista, organizzato dall’Agenzia, in accordo con l’Ufficio scolastico regionale e il ministero della Cultura. Tema della lezione è “Il codice antimafia e i vari modi in cui Stato ed enti locali destinano i beni sequestrati e confiscati”.
PUOI LEGGERE ANCHE >>> Follia a Salonicco: gli ultras fanno sospendere il derby
A riguardo, il presidente della sezione prevenzione, Fabio Roia, ha dichiarato: “I beni sottratti a tutte le forme di criminalità, da quella mafiosa a quella economica, devono ritornare nel circuito della legalità sociale per dimostrare come alla fine la legalità sia sempre una risorsa morale e materiale. Troppo spesso si accusa il sistema della prevenzione di non arrivare a questo obiettivo. Vedere giovani che parlano e studiano il sistema di legalità sociale è un bel segnale, per tutti noi. Ci farà bene.”