L’analisi del doppio ex della partita di ieri sera al Maradona: “Gli uomini di Sarri non sembravano una squadra di alto livello”.
Quattro gol presi, nessuna reazione. Tifosi preoccupati in casa Lazio per la brutta sconfitta al Maradona di Napoli. A destare i malumori della piazza è stato l’approccio della squadra di Sarri, mai in partita, in balia delle giocate di Mertens e compagni. Alla mezz’ora il risultato era già sul 3-0: difficile pensare a un divario così netto alla vigilia del match.
Tra chi ha criticato in modo pesante la prestazione dei biancocelesti Francesco Colonnese. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, l’ex difensore di Lazio e Napoli ha analizzato il pesante ko della formazione guidata da Sarri: “L’atteggiamento è stato da squadra presuntuosa, quando fai queste partite così importanti non puoi entrare in campo in questo modo. Non si possono fare brutte figure. Non sembrava una squadra di calcio di alto livello per la qualità dei calciatori che ha”.
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La forza dell’avversario da una parte, la pochezza della Lazio dall’altra. Difficile individuare da che parte siano i meriti e da che parte le colpe. “La Lazio è stata sovrastata dal punto di vista del gioco – ha spiegato l’ex calciatore – Un Napoli così forte non si era mai visto, non sai è merito dell’una o demerito della squadra di Sarri. O il Napoli è la più forte di tutti oppure la Lazio è una squadra inesistente. Poteva prendere sei gol, non c’è stata alcun tipo di reazione”.
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Non è la prima volta che la Lazio perde senza reagire alle avversità. Niente ritiro, solo un duro confronto tra squadra e staff tecnico. “Quando succedono queste debacle è colpa di tutti: dei giocatori in campo, di Sarri, di tutto il gruppo. Chi va in campo sono i giocatori, in generale queste prestazioni non dovrebbero esistere. È un blackout incredibile e non è la prima volta che succede in questa stagione. Vedi Bologna, vedi Verona, ecc… La Lazio deve cambiare rotta, altrimenti si mette male. Fare queste brutte figure sono demoralizzanti per tutto l’ambiente”, ha concluso Colonnese.