L’ex difensore della Lazio si è soffermato sulle ragioni della sconfitta della squadra di Maurizio Sarri contro il Napoli.
Sconfitta dura da digerire per Maurizio Sarri. Perdere con quattro gol di scarto al Maradona rappresenta una brutta battuta d’arresto nel percorso di crescita della sua Lazio. La sensazione è che i biancocelesti non siano mai entrati in partita, avendo approcciato male al match contro il Napoli, schiacciati dalla superiorità tecnica degli uomini di Spalletti. Un passo indietro non indifferente pensando ai precedenti con le altre big del campionato.
Non tutti però pensano sono d’accordo nell’analisi. L’ex difensore Sebastiano Siviglia, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, ha detto la sua sul posticipo della quattordicesima giornata. “I quattro gol di scarto secondo me non rispecchiano il reale valore delle squadre“, ha spiegato. “La Lazio non era una squadra di fenomeni quando ha battuto l’Inter e non è una squadra di bidoni dopo aver perso a Napoli. La sconfitta in una trasferta del genere ci sta, il problema è come è arrivata“.
Debacle a Napoli, l’analisi di Siviglia
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Dopo la partita di ieri la Lazio ha subito sei gol nei primi quindi minuti, il peggior dato della Serie A. “Ci possono stare gli inciampi, ma bisogna guardarsi allo specchio e capire cosa non sia andato. Il Napoli ogni tiro che faceva la palla andava dentro. Per diventare una grande squadra serve convinzione. Sono mancate determinazione e consapevolezza nei propri mezzi“.
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Secondo l’ex centrale biancoceleste non è un problema di rosa. “Sono gli stessi calciatori che hanno battuto l’Inter, che hanno vinto il derby, che stavano per battere l’Atalanta in trasferta. Penso che sia una questione di mentalità. Certo questi blackout rallentano il percorso di apprendimento della nuova Lazio di Sarri“.