L’inchiesta sulle plusvalenze si allarga: non c’è solo la Juve nel mirino della Procura, che ora punta calciatori, procuratori e altri club. Il calcio italiano è nuovamente al centro di una bufera che può produrre effetti devastanti.
É partito tutto dalla Juve. E le chiacchiere, su alcuni movimenti, soprattutto legati alle valutazioni di alcuni giovani venduti a caro prezzo, hanno fatto storcere il naso. Valutazioni pompate, plusvalenze gonfiate per aggiustare i bilanci. E ancora trattative grosse come quella con il Barcellona per Pjanic, scambi, aggiustamenti. C’è tutto nelle carte dell’inchiesta, e il club collabora, fermamente convinto di aver agito senza dolo e deciso a dimostrare la bontà delle scelte prese in merito. Mentre i bianconeri provano a ridimensionare le accuse, la Procura continua ad indagare. E nel calderone finisco altri club, che potrebbero a breve essere chiamati a spiegare alcuni movimenti.
Leggi anche: ESCLUSIVA Moggi: “Caso Plusvalenze? Attaccare la Juve è sport nazionale”
La notizia nuova però è che la bufera coinvolge anche calciatori e procuratori. Emerge quindi un nuovo caso, un filone nell’inchiesta Prisma che viaggia su un binario parallelo ma pronto ad incrociare quello che ha travolto la Juve. Gli inquirenti starebbero infatti lavorando sulle prestazioni di alcuni intermediari e agenti in merito a diverse operazioni di mercato.
La Gazzetta dello Sport allarga i contenuti dell’inchiesta. E li svela, raccontando dettagli che potrebbero di sicuro travolgere in pieno il calcio italiano. Secondo il famoso quotidiano sportivo, gli inquirenti sono a lavoro su “prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle intermediazioni”. In sostanza si prova a far luce sui contenuti di alcune intercettazioni raccolte.
Leggi anche: Caso plusvalenze, la Juventus si difende: il comunicato
C’è una elevata probabilità che i pagamenti non corrispondano agli affari, con il sospetto che ci siano compensi per operazioni di mercato inesistenti, grazie al tramite di agenti o intermediari di fiducia. Si lavora quindi sui soldi sborsati agli operatori di mercato, spesso decisivi nel traghettare calciatori da un club all’altro. L’inchiesta si allarga quindi, anche ad altri club e più in generale a tutte le componenti del calcio. In un sistema che sarebbe comune, e che potrebbe stravolgere il campionato italiano.