L’Oms va in controtendenza rispetto alle notizie in arrivo dal Sudafrica: cresce l’allarme per la variante Omicron, scatta la riunione d’emergenza.
Pochi dati reali, tante indicazioni sommarie, molta incertezza. La variante Omicron si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. Soprattutto in Europa, in diverse nazioni che alzano il livello d’allarme per tentare di frenare la corsa della allarmante mutazione. Le parole del pazienze zero italiano rassicurano, ma tutta la sua famiglia, vaccinata con doppia dose, è stata contagiata. E in attesa di un tracciamento più chiaro, e di informazioni che possano stabilire la reale pericolosità, i medici sudafricani e la Oms viaggiano su due binari diversi.
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La presidente dei medici nel paese che per primo ha isolato il nuovo ceppo, parla di sintomi lievi, e di una mutazione che non dovrebbe creare disagi maggiori rispetto alle precedenti. L’Organizzazione mondiale della sanità però non sembra essere d’accordo, e con un comunicato spiega i risultati dei primi test. Con approfondimenti che creano allarmismo in tutto il mondo.
Variante Omicron, l’Oms fa scattare l’allarme: molte nazioni si tutelano
Mentre il mondo teme l’avanzata della variante Omicron, l’Oms avvisa sull’impatto che potrebbe avere nei paesi più colpiti. Il Giappone ha già scelto di chiudere i confini, mentre a Londra è stata convocata la riunione d’emergenza. Per l’Organizzazione mondiale della sanità, l’allarme è altissimo.
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“La variante Omicron potrebbe portare gravi conseguenze”, è l’indicazione dell’Oms raccolta da Sky News. Resta quindi alto il rischio di una nuove pesante ondata, che in alcuni paesi già in ginocchio potrebbe essere disastrosa. Stando alla presidente dei medici sudafricani però la mutazione non è più pericolosa delle altre, e presenterebbe sintomi lievi soprattutto tra i vaccinati. In attesa di valutarne l’impatto e le caratteristiche, le nazioni attendono con ansia e valutano le misure, da rendere immediatamente effettive nel caso in cui Omicron sia più aggressiva dei ceppi precedenti.