Un video diventato virale e nel quale un edicolante si permette di attaccare gratuitamente e senza motivo una squadra italiana
Il calcio è ambizione, rivalità e spesso anche sfottò: i derby, le sfide più sentite, i match di cartello, sono pieni di provocazioni, battute e striscioni scherzosi tra i tifosi delle opposte fazioni. Ma a volte si esagera: in campo, sugli spalti e (come da ultime tendenze) sui social network, con provocazioni che fanno immediatamente il giro del web diventando virali e scatenando (sempre più spesso) reazioni.
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E’ il caso di un video che sta girando in rete e che è diventato immediatamente virale. Un filmato in cui c’è un attacco molto forte ad una squadra, insultata (al pari della sua tifoseria) in maniera gratuita e insensata. Nel filmato si vede un edicolante della Valtellina all’interno del suo locale, stupirsi per aver ricevuto un determinato pacco: “Ora vi faccio vedere come si fa a rovinare una settimana ad una persona”, dichiara il negoziante.
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Il simpatico giornalaio si allontana, indossa dei guanti (a testimonianza di come voglia evitare qualsiasi contatto con l’oggetto in questione, come se fosse radioattivo o portatore di qualche malattia), poi rientra nell’inquadratura, mantenendo con la punta delle dita un’agenda biancoceleste dedicata alla Lazio. “Posso vendere queste cose io?”, si chiede stupito.
L’agenda in questione è uno speciale di Lazialità, storica rivista che segue da anni le vicende della Lazio e che per tanti anni è stato l’organo ufficiale del club capitolino. Un’agenda che permetterà ai tifosi della Lazio di annotare gli appuntamenti annuali vicino alle immagini dei propri campioni. L’intento dell’edicolante è chiaro: provocare una reazione da parte dei tifosi. E ci è riuscito immediatamente. Il suo video è stato oggetto di polemiche, discussioni e risposte piccate da parte del pubblico laziale, offeso in maniera gratuita e senza una reale motivazione. “Che ci fa questa rivista quì?”, si chiede l’edicolante. Semplice: esistono tifosi biancocelesti anche in Valtellina, che hanno ordinato l’agenda. Probabilmente gli stessi che da oggi in poi, cambieranno edicolante.