Ecco su IMdb la classifica dei migliori film della storia, vediamo le prime dieci posizioni scelte dal pubblico.
“Quali sono i tuoi film preferiti?”, una domanda fin troppo inflazionata, usata sia come banale pretesto per superare l’assordante silenzio di una conversazione, sia come efficace metodo per farsi una rapida idea di chi si ha davanti. La risposta, nella maggior parte dei casi, rimanderà ad una lista di titoli sotto forma di classifica, che in fondo, dirà molto della persona interpellata. IMdb, famoso “social” e sito di informazioni sul cinema, da anni permette agli utenti registrati di esprimere un voto, in merito a qualunque film presente nel catalogo e questo, grazie alla presenza di innumerevoli utenti, ha permesso di generare una classifica, in costante evoluzione, dei 250 film preferiti alla massa di appassionati. Rispettando il principio per il quale una classifica dice molto di chi la stila, IMdb ci regala un affascinante affresco dei controversi gusti contemporanei. I risultati di tale operazione sono tanto intriganti quanto destabilizzanti, a causa di mastodontiche assenze o posizioni più che opinabili. Nonostante ciò, vi proponiamo le prime dieci posizioni, esortandovi, nel caso voleste prender visione della classifica completa, di filtrarla attraverso un necessario sguardo critico.
Considerato il miglior lavoro di David Fincher, Fight Club si piazza in decima posizione, confermando quella che, sopratutto negli ultimi anni, è stata una generale esaltazione della splendida pellicola interpretata da Edward Norton e Brad Pitt. Oggi tematiche profonde, come l’alienazione dell’individuo all’interno di una società basata sul consumismo, risultano più attuali che mai, nonché magistralmente messe in scena.
Non poteva mancare una delle pellicole più apprezzate della storia del medium. Il capolavoro di Sergio Leone si piazza di diritto sulla vetta del genere Western, impreziosendolo di sottili critiche alla problematica storia americana e introducendo delle sequenze di una tale ricchezza visiva, da renderle dei fondamentali spartiacque dell’evoluzione cinematografica.
Scontata la presenza di uno dei registi più popolari del mondo, Quentin Tarantino, che con Pulp Fiction si consacrò definitivamente nell’Olimpo di Hollywood. La pellicola è caratterizzata da quelle che sarebbero state le tematiche più familiari delle successive opere, trovando qui la loro espressione più alta.
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Lo splendido adattamento dell’omonima opera di Tolkien, trova naturalmente spazio in classifica. Il capitolo eletto dal popolo è Il Ritorno del Re e i diciassette Oscar ottenuti, testimoniano l’indiscutibile importanza delle opere dirette da Peter Jackson.
La classifica prosegue sotto il segno degli Oscar, in questo caso “solo” sette per la pellicola drammatica di Steven Spielberg. Caratteristica distintiva del film, oltre alla folgorante capacità di narrare per immagini del suo regista, è la presenza di un costante bianco e nero, interrotto solo in presenza di poche e significative sequenze.
Dopo il western di Leone, altro squillo di un autentico classico. Sidney Lumet ci porta dentro ad un’avvincente caso giudiziario di un probabile parricidio. Il film, inserito in un mercato di pellicole a colori e schermi panoramici, conobbe un discreto insuccesso, probabilmente a causa della sua ambientazione fissa e delle geniali tecniche adoperate per restituire un senso di claustrofobia. Stesse caratteristiche che oggi lo rendono, di fatto, una pietra miliare del genere.
Ecco comparire in top ten il regista più amato dai giovani cinefili di tutto il mondo, Christopher Nolan. Più volte presente nella classifica estesa, occupa la quarta posizione con il secondo capitolo della saga dedicata all’uomo pipistrello. Il poderoso successo del film è inevitabilmente riconducibile all’ultima immortale interpretazione di Heath Ledger, grandioso nei panni di Joker. Non può che lasciare perplessi la totale assenza degli storici Batman di Burton, opere fondamentali per l’evoluzione di un intero genere.
Francis Ford Coppola firma una gloriosa doppietta occupando il secondo e il terzo gradino del podio. Le due opere, tratte dall’omonimo romanzo di Mario Puzo, rasentano la perfezione e si impongono di diritto nell’immaginario collettivo.
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Dopo una classifica costellata di innumerevoli premi oscar, ecco curiosamente in cima un film nominato ben sette volte, ma mai premiato con l’ambita statuetta dorata. Le ali della libertà, con protagonisti Morgan Freeman e Tim Robbins, è un grande film, capace di commuovere e far riflettere su numerosi aspetti di società ed esistenza. Trovarlo in prima posizione non è né uno scandalo né un valido pretesto per screditare il legittimo parere di un pubblico che, tuttavia, sembra aver dimenticato qualche ingombrante protagonista della storia cinematografica, come ad esempio, le mirabili opere di Stanley Kubrick o un certo Orson Welles, padre del’inarrivabile Quarto potere.