Milano, continua a far discutere la vicenda del professore che si è rifiutato di fare lezione ad un gruppo di studenti in gonna per dare un solo e chiaro messaggio: essere contro la violenza alle donne. Un qualcosa che l’insegnante non ha colto: spiegate le sue motivazioni in una intervista
Il 25 novembre è stato segnato come la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A deciderlo fu l’Assemblea generale delle Nazioni Unite affinché episodi del genere nei confronti nei loro confronti non accadano mai più. Anche a Milano hanno voluto dare un chiaro messaggio a ciò.
Tanto è vero che al liceo scientifico ‘Bottoni‘ alcuni ragazzi hanno deciso di indossare una gonna per dare un chiaro segnale e far capire che sono assolutamente contrari ad ogni tipo di violenza. Un qualcosa che ha raccolto tantissimi apprezzamenti dal mondo del web, ma che in particolare non è stato per nulla digerito da un loro professore.
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Cosa ha fatto l’insegnante? Si è rifiutato di fare lezione a loro. Non solo: nei giorni scorsi, quando lo stesso docente entrava nelle aule, la maggior parte dei ragazzi si alzava e andava via per segno di protesta per quello che aveva fatto agli altri ragazzi. Nel frattempo ha voluto precisare la sua posizione e confermare la sua idea anche durante l’intervista rilasciata a ‘Pomeriggio Cinque‘ condotto da Barbara D’Urso.
Il professore rischia la sospensione dall’istituto, ma a quanto pare non ha nessuna intenzione di fare un solo passo indietro. Avrebbe preferito che i suoi alunni donassero un fiore oppure un cioccolattino alle loro compagne di classe per dare un segnale a quella giornata.
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Non solo: ci ha tenuto a ribadire che la scuola è un luogo sacro e non un “circo”. “Ho il dovere di difendere le istituzioni scolastiche e non permettere ai studenti maschi che indossino una gonna. In un luogo scolastico non ci si può vestire come un clown oppure da Babbo Natale“.