Una partita incredibile con i biancocelesti sotto per 1-3 poi avanti per 4-3 e infine raggiunti sul 4-4 al centesimo minuto
Una partita d’altri tempi. Una Lazio pazza, una squadra a due volti. Primo tempo molle, secondo completamente opposto. Non è facile capirci qualcosa con la squadra biancoceleste di questi tempi. Alla fine finisce 4-4, ma col sapore della beffa. Già perché pur terminando la prima frazione di gioco sotto di due gol, con l’Udinese in vantaggio per 3-1, la Lazio nella ripresa è riuscita non solo a pareggiare, ma anche a fare la rete del 4-3, quella del sorpasso. Una partita strana.
Nei primi quarantacinque minuti, Immobile e compagni sono riusciti a sbagliare tutto e anche di più. Molli, compassati e poco aggressivi anzi per alcuni versi davano l’impressione di poter fare pensieri cattivi. Troppo facile per l’Udinese segnare i tre gol che le hanno permesso di chiudere il primo tempo in vantaggio per 3-1. Troppo passiva la Lazio e troppo arrendevole. Errori e poca voglia di applicarsi e sacrificarsi, tanto che la gente presente allo stadio ha cominciato a prendersela con qualche giocatore per il poco impegno.
Tutto cambia nella ripresa, ma Sarri vuole di più: “Servono rinforzi”
Nella ripresa cambia la musica. La Lazio mette più il carattere che il gioco, riuscendo a riaprire, poi pareggiare e infine a ribaltare l’Udinese fino al 4-3. Un uno due di Pedro prima e poi Milinkovic. Lo spagnolo mette a segno dall’interno dell’area, sfruttando un piccolo errore nello stop di Immobile, mentre il serbo fa un gol capolavoro, con un tiro a giro che va sotto l’incrocio dei pali. Ma non è finita perché Acerbi riesce a segnare di testa la rete del 4-3, con quattro minuti di ansia perché sembra in fuorigioco, ma poi il Var controlla e assegna il gol. Tutto a posto? Neanche per sogno. Qualche problemuccio resta a galla, tanto che la dinamica dell’azione del pareggio di Arslan mette un po’ sotto accusa la squadra troppo presa a difendere stretta in area e a dimenticarsi il friulano fuori, troppo libero di prendere la mira e calciare indisturbato. Un pallone che va alle spalle di Reina.
Amareggiato Sarri che a fine partita subito sottolinea: “Il fallo da cui è scaturita la punizione per l’Udinese era per noi e non per loro. Non siamo squadra sempre e stiamo sbagliando troppo nella fase difensiva. Stiamo pagando tutto quello che sbagliamo e questo è da sistemare, una squadra che non ha solidità poi diventa anche sfortunata. Rinforzi a gennaio? Dipende dalla società, è chiaro che noi abbiamo bisogno di qualche operazione, che sia importante o un giovane. Qualcosa però va fatto, non so se in due o tre mercati, dipenderà dalla società. Però la verità è che qualcosa ci serve”