L’ex proprietario del club giallorosso torna a parlare da lontano sul momento attuale della squadra: “Friedkin sempre in silenzio? Non si fa”
E’ stato sempre al centro delle polemiche e dei cattivi pensieri dei tifosi della Roma, soprattutto nell’ultimo periodo. C’è da dire però che plusvalenze come ne ha fatto lui, quasi mezzo miliardo, in pochi ci sono riusciti, e questi sono numeri reali del bilancio, non voci di corridoio. Per non parlare di giocatori che sono arrivati qui durante la sua gestione, da Salah a Nainggolan, il tandem di portieri Alisson e Szczęsny che, in un certo periodo, il primo era titolare e l’altro in panchina (ora numero uno della Juve), per non dimenticare Rudiger, Marquinhos o Pjanic, ma anche due attuali giocatori come Zaniolo e Spinazzola. Più di qualcuno non è andato bene, vedi Iturbe e Schick o Nzonzi e altri, ma alla fine il buon James Pallotta qualcosa in eredità ha lasciato, anche e soprattutto alla Roma attuale.
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Se ne è andato tra i fischi, quasi scappando, oggi, come allora, vive negli States e viaggia facendo spesso rotta tra Londra e Parigi, ma alla Roma ci pensa assai. La segue e sa tutto, anche perché ne resta tifoso. “Le cose non vanno bene, ma diranno che sarà sempre colpa mia, è così no?”, una delle prime veloci battute che fa a Notizie.com. Naturalmente gli dispiace che le cose non stiano andando per il meglio, ma è convinto che prima o poi la situazione migliorerà. Di sicuro, almeno questo è quello che pensa, è la proprietà dovrebbe comunicare un po’ di più, non solo farsi vedere allo stadio, ma aprire la bocca e comunicare: “I Friedkin sono sempre in silenzio? Non va bene, bisogna parlare, non si fa così”. D’altronde, anche se non era ben visti nell’ultimo periodo, James è uno che la faccia ce la metteva sempre.