Il campione del Milan si confessa ai microfoni di Rai 3: “Porto sempre magia. Non credo alla scaramanzia, sono più forte”
In campo sta trascinando il Milan, attualmente in testa alla classifica. Con i suoi gol, il suo spirito di gruppo e la sua personalità, Zlatan Ibrahimovic sta stupendo tutti. Il bomber svedese ha segnato sei gol in campionato e si appresta a guidare i rossoneri nello spareggio Champions contro il Liverpool. In palio i punti decisivi per la qualificazione.
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Ibrahimovic è stato ospite di Fabio Fazio nella trasmissione Che Tempo che fa, ed ha toccato diversi punti. Dalla sua vita privata al campo, con un’attenzione speciale rivolta ai risultati del Milan. “Odio le feste a sorpresa come quella che ha organizzato mia moglie per i miei 40 anni – ha dichiarato Ibra – non mi aspettavo che ci fossero tutti, significa che ho fatto bene, che ho fatto qualcosa di positivo. Nel libro ci sono aspetti sconosciuti? Anche Ibra è fragile”. A quarant’anni continua ad allenarsi senza sosta “Ogni mattina sento questi dolori, però in testa ho i miei obbiettivi…C’è un motivo se sto facendo questo: devi abituarti a soffrire. Questa sofferenza la porto in avanti e la trasformo in energia di dire che non devo mollare”.
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Ibrahimovic ha scherzato con Fazio, ricordando alcuni momenti della sua vita calcistica. La parola d’ordine della sua carriera è sempre la stessa: crederci, sempre! “Ho giocato con Paolo Maldini, adesso con il figlio e vediamo se riesco a giocare con il figlio di Daniel. Ho sempre creduto in me stesso anche se molti erano contro di me. In Svezia non mi sentivo il benvenuto, per me è importante credere in me e avere un ambiente positivo intorno. Basta credere, avere voglia e non mollare”.
Immancabile un ricordo di Silvio Berlusconi, presidente del Milan ai tempi della sua prima esperienza rossonera. “Berlusconi voleva che mi tagliassi i capelli, ma io dicevo: non posso perchè la mia forza è nei capelli, ne sono sicuro. Van Basten? Mi ha messo in difficoltà , quando arrivai all’Ajax mi paragonavano a lui e la pressione era alta. Ronaldo, il fenomeno, era il migliore secondo me. Mourinho? Grande amico e allenatore, special one, mi ha fatto crescere in campo e fuori. Carlo Ancelotti? Grande persona e amico. Mino Raiola è sempre al mio fianco, più di famiglia. I miei figli? Sono tutto per me“. Gli esordi in Svezia sono stati particolari. “Nel Balkan non ero felice del mio portiere e ho detto: spostati, faccio io il portiere!”
Chiusura dedicata al Milan di oggi. Alla sfida con il Liverpool e al suo contratto. “Servirà una grande partita con il Liverpool e speriamo di fare quello che si deve fare per vincere. Non credo alla scaramanzia, sono più forte della scaramanzia. Dobbiamo fare il nostro lavoro, credere in noi stessi e fare quello che dobbiamo fare. Il Milan è tornato a un livello alto, dove deve stare. Ibra porta magia sempre”.