Oggi ricorre il sedicesimo anniversario degli scontri a Venaus nel cantiere del primo progetto Torino-Lione. Ieri sera clima di tensione invece a San Didero: i manifestanti, dopo un “apericena resistente”, hanno attaccato sui due lati il cantiere per il nuovo autoporto di Susa. Un’ora di tensione, 7 giorni di prognosi per l’agente ferito.
Gli investigatori pensano che gli antagonisti siano arrivati anche da altre città, coordinati dal centro sociale torinese Askatasuna. Un gruppo di No Tav, secondo le prime ricostruzioni facenti parte dell’ala più oltranzista del movimento, hanno dato vita a una notte piena di tensione in Val di Susa, a San Didero, provincia di Torino. Sono stati utilizzati lacrimogeni e idranti per respingere i manifestanti, un carabiniere è stato colpito dal lancio di una pietra, per lui 7 giorni di prognosi per la ferita rimediata a un fianco. Circa un centinaio le persone che hanno partecipato alla serata bellicosa, iniziata con quello che è stato definito un apericena resistente dai No Tav stessi. La situazione è degenerata poco dopo, più o meno dalle 22.30 alle 23.30, un’oretta in cui sono state lanciate – oltre alle pietre – delle bombe carta e dei razzi contro le Forze dell’Ordine che stavano vigilando il cantiere per il nuovo autoporto di Susa.
LEGGI ANCHE QUESTO: Caos a Rotterdam, Scontri violenti per il Lockdown, la polizia spara [VIDEO]
Un’azione violenta, i due lati del cantiere sono stati attaccati contemporaneamente da due gruppi, dalla cava e verso l’autostrada. La Digos ora è sta portando avanti le indagini per riuscire a individuare i responsabili. L’assalto è arrivato il giorno prima del 16esimo anniversario di Venaus, dove nel cantiere del primo progetto Torino-Lione ci furono dei durissimi scontri. Per oggi è in programma una marcia simbolica: parteciperanno anche alcuni amministratori pubblici, partirà da Borgone di Susa e terminerà a San Didero.