Il tecnico sbaglia formazione e commette alcuni errori di valutazione, la squadra bergamasca si sveglia in ritardo ma non basta
Il modello Atalanta s’inceppa. Tanto orgoglio e tanta cuore, ma alla fine a passare è il Villarreal. Dopo aver centrato la qualificazione agli ottavi di Champions per due anni di fila, stavolta Gasperini deve lasciare il passo al più esperto e vincente Emery. Ma è proprio il tecnico italiano a dover fare mea culpa. Stesso undici di partenza annunciato ieri prima del rinvio per neve, sia per Gasperini sia per Emery. Nessun cambio, come se l’allenatore bergamasco si sentisse sicuro, ma non gli è andata bene per niente.
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La Dea, infatti, dopo appena tre minuti di partita subisce la rete degli spagnoli. Hateboer sbaglia un passaggio sulla trequarti, Demiral esce molto alto in anticipo, ma commette un errore pazzesco, allungandosi la palla in maniera goffa e frettolosa, lasciando così un enorme buco alle sue spalle. Ne approfitta, neanche a dirlo, Parejo che serve in verticale Danjuma, pr lui, una volta davanti a Musso, segnare è un gioco da ragazzi. Pronti partenza via, si va sotto 0-1. L’Atalanta prova a reagire e qualcosa fa, ma il Villarreal si chiude e tutto diventa più facile per gli spagnoli e maledettamente più complicato per i padroni di casa, anche perché a raddoppiare sono gli ospiti con Capoue.
Ilici e compagni provano a reagire, ma gli spagnoli sono più bravi
E’ dura. La Dea prova di tutto. Gasperini tenta di dare la carica ai suoi, cambiando la formazione. Dentro subito Malinovskyi e Djimsiti, fuori Pessina e un disastroso Demiral. Ma a colpire ancora in maniera inesorabile e chirurgica è il Villarreal che, dopo appena sei minuti dalla ripresa, segna il terzo gol ancora con Danjuma che con il controllo aggira Toloi e di sinistro supera ancora Musso. Lo stadio Gewiss resta di sasso anzi gelato più di quanto dica la temperatura.
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Ma l’Atalanta, pur sotto di tre gol non demorde e va comunque alla carica, con Muriel che entra al posto di De Roon. Tutti all’attacco, insomma. E poco importa di quel che può accadere. Segna Malinovski con un tiro da fuori. A dieci dalla fine, dopo che gli spagnoli hanno sfiorato il quarto e l’Atalanta ha preso due pali, forse per la prima volta, la difesa ospite si fa trovare disallineata: Ilicic inventa per Zapata che con un “scavetto” supera Rulli in uscita. È 2-3 e ci sono ancora 10′ più recupero per provare l’impresa. Ma non c’è niente da fare. Tanto cuore, tanto orgoglio ma la frittata è fatta. Fuori dalla Champions, si va in Europa League. Una sconfitta tutta di Gasperini.
