L’attore Giorgio Marchesi commenta l’eliminazione dalla Champions della sua squadra: “Ero allo stadio, ora anche l’Europa League è veramente tosta”. Poi sul Gasp: “Con lui ci si diverte sempre, nel bene e nel male…”.
Allo stadio un giorno in più per sperare… e poi essere eliminati. “Sto tornando ora da Bergamo, sono rimasto la notte tra mercoledì e giovedì per colpa delle neve. Peccato a maggior ragione per il risultato”. Giorgio Marchesi commenta il momento della sua Atalanta in esclusiva a notizie.com: “C’è stato un approccio sbagliato alla partita, l’errore grave all’inizio l’ha indirizzata e ha messo il Villarreal nelle condizioni ideali”, spiega l’attore bergamasco doc.
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Il day-after è un mix di orgoglio e delusione: “L’Atalanta non ha perso la qualificazione soltanto ieri, in Champions League si paga caro ogni errore, l’abbiamo visto con il Manchester United e anche con lo Young Boys. Capisco il rammarico, la gara era alla nostra portata. Il secondo tempo ha dato speranze, ma forse era ormai troppo tardi. Gli episodi sono stati determinanti. Alla fine sono arrivati comunque applausi e cori dai tifosi, hanno capito che i ragazzi hanno dato tutto. A Bergamo questo conta tantissimo, di questo sono felice!”.
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Il risvolto positivo sta nascosto (neanche tanto) nella maggiore concentrazione da trovare d’ora in poi in campionato. “Dipenderà dalla nostra rosa, da quanto riusciremo a tenere in forma i calciatori. Un mese fa avevamo fuori tutta la difesa e abbiamo sofferto, gli infortuni peseranno tanto”, continua Marchesi. Forse ci sarà un momento in cui bisognerà fare una scelta precisa: “Complicato arrivare in fondo in Europa League, ci sono tante partite. Ci sono anche la Coppa Italia e lo scudetto. Ehm… volevo dire il campionato”. Un lapsus casuale? “Io sono d’accordo con Gasperini, da anni viene usata la parola ‘scudetto’, ma penso che la favoritissima sia l’Inter, poi dico Milan e Napoli, credo siano più forti dell’Atalanta. Poi nel calcio avvengono i miracoli tipo quello in Premier League del Leicester. Speriamo di restare lì, a poche giornate dalla fine un pensierino si può anche fare…”.
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Gioco spettacolare a prescindere, reti segnate o incassate. “A quale regista paragonerei il Gasp? Forse lui è più attore protagonista. Dico Woody Allen perché porta grande gioia a chi vede l’Atalanta. Quasi sempre, quando si parla di ‘spot per il calcio’, c’è di mezzo la mia squadra. Sia se si vince, sia se si perde. Il suo modo di giocare porta a questo tipo di sfide, è successo pure nell’ultima giornata con il Napoli”.