La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta che ha coinvolto 16 persone tra cui la moglie di Michele Di Bari, capo dipartimenti per i diritti civili e l’immigrazione al Viminale. I vari gruppi politici pretendono chiarimenti da parte della Ministra degli Interni.
Un vero e proprio caso politico. La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta per caporalato: coinvolte 16 persone, tra queste c’è la moglie di Michele Di Bari, capo dipartimenti per i diritti civili e l’immigrazione al Viminale. La sua decisione è stata immediata, sono arrivate immediatamente le dimissioni dall’incarico. Queste non hanno però frenato le richieste di chiarimento sul caso da parte dei vari partiti nei confronti della Ministra degli Interni Luciana Lamorgese. L’episodio riguarda un altro caso di manodopera in nero, nei campi della zona di Borgo Mezzanone sono stati reclutati degli immigrati, costretti a lavorare e a versare ai loro caporali gambiani una tangente quotidiana di 5 euro. Nell’indagine è entrata anche la moglie di Michele Di Bari, appunto, socia di una delle aziende agricole coinvolte, a cui è stato imposto l’obbligo di dimora. Il capo del dipartimento del Viminale ha lasciato l’incarico e assicurato l’estraneità della moglie ai fatti.
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Ora però le critiche sono state indirizzate a Lamorgese, per molti partiti è diventata il bersaglio: “Questo caso è un’ulteriore pagine buia, le chiediamo di venire in Aula a riferire di questo coinvolgimento della moglie di Michele Di Bari”, ha affermato Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia. Sulla stessa linea il capogruppo del partito Francesco Lollobrigida: “Chiediamo le dimissioni della ministra”. La Lega ha rilasciato una nota ufficiale: “Sono raddoppiati gli sbarchi clandestini raddoppiati, sono circa 100mila gli arrivi negli ultimi 2 anni. Ora ecco le dimissioni del capo dipartimento dell’Immigrazione”. I chiarimenti sono stati richiesti anche da Leu. Queste le parole del senatore Francesco Laforgia: “È emersa una dimensione inquietante, rispetteremo le indagini e il lavoro dei magistrati, però ci aspettiamo che la Ministra degli Interni venga in Aula a riferire sugli accaduti”.