La copresidente dell’Associazione Luca Coscioni: “Aspettiamo il 13 dicembre con ansia, ma il percorso è ancora in salita. Spero nei medici”
Le Commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera hanno approvato il ddl sul suicidio assistito. Il testo verrà discusso in aula lunedì 13 dicembre. Forti le divisioni sul fronte politico, con il centro destra che voterà compatto per il no. “Ora la responsabilità passa all’Aula di Montecitorio – hanno dichiarato Mario Perantoni e Marialucia Lorefice, presidenti delle Commissioni Giustizia e Affari sociali – tutti i gruppi e i singoli componenti hanno il dovere di rispondere ai malati e alle loro famiglie, alle esigenze di rendere più umano il nostro ordinamento riconoscendo la morte volontaria medicalmente assistita. Nonostante alcune critiche ingenerose rispetto al gran lavoro, di necessaria mediazione, siamo soddisfatti perché è un buon testo”.
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La legge disciplina la facoltà della persona affetta da una patologia irreversibile e con prognosi infausta o da una condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, al fine di porre fine volontariamente ed autonomamente. “In questo momento preferisco attendere e non sbilanciarmi – dichiara in esclusiva a Notizie.com Mina Welby, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni – su quello che varrà fatto. Anche per non influenzare i politici che saranno chiamati a prendere una decisione molto importante. La situazione è molto delicata. Aspettiamo il 13 dicembre con grande ansia, anche se non si tratterà di una data definitiva. Non credo che con il primo voto la situazione si risolverà. Poi si dovrà passare al Senato e anche lì la battaglia sarà lunga. La strada è ancora tutta in salita, ma dobbiamo fare un passo alla volta, per arrivare alla conclusione di questa vicenda”.
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Mina Welby: “Chiedo ai medici di essere preparati”
Mina Welby, che ha vissuto al fianco del marito Piergiorgio una lunga battaglia, si rivolge direttamente al mondo della medicina. “Più che ai politici, io mi sono sempre rivolta al mondo dei medici. Ai dottori chiedo di essere preparati. Se tutti leggessero il testo della Legge, potrebbero anche dare un parere importante ed influenzare quei politici che sono dubbiosi. Io spero -conclude ai nostri microfoni – che si vada avanti in modo spedito, per poter regalare una Legge giusta, che non neghi questi diritti alle persone che ne hanno bisogno”.