Benno Neumair, il trentenne reo confesso della morte dei due genitori Laura e Peter, sarà processato all’inizio di marzo
Il gip di Bolzano Emilio Schonsberg ha disposto il rinvio a giudizio per Benno Neumair, il trentenne reo confesso del duplice omicidio dei genitori Laura e Peter, strangolati con un cordino e gettati poi nel fiume Adige il 4 gennaio scorso. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 4 marzo. Respinta la richiesta di rito abbreviato, che aveva presentato l’avvocato Flavio Moccia, difensore del 30enne.
LEGGI ANCHE: Omicidio in carcere: strangola il compagno di cella
Benno Naumair ha ucciso i suoi genitori lo scorso 4 gennaio. Laura Perselli, 68 anni, e il compagno Peter Neumair, 63 sparirono nel nulla. Un giallo durato oltre cento giorni, e chiuso solo con i ritrovamenti dei loro corpi gettati nell’Adige dopo la morte. Gli inquirenti cercarono i coniugi ovunque, senza esito: vennero ascoltati vicini di cas, parenti e amici. Furono impiegati sommozzatori, vigili del fuoco, carabinieri e polizia.
LEGGI ANCHE: Ucciso con la motosega: omicidio annunciato per mail
Due settimane dopo la denuncia di scomparsa, l’inchiesta si concentrò sul figlio Benno. Nonostante l’accusa (omicidio e occultamento di cadavere), il trentenne restò a piede libero. Nella notte tra il 28 e il 29 gennaio, l’assassino cede alle domande sempre più incalzanti degli inquirenti e confessa di aver ucciso i genitori dopo l’ennesimo litigio. La procura di Bolzano emette un fermo nei suoi confronti: per Neumair si aprono le porte del carcere.
Causa della morte, strangolamento
I corpi dei genitori vennero ritrovati solo all’inizio di febbraio. Per primo quello della madre Laura Perselli. L’autopsia, eseguita immediatamente ha confermato la causa della morte: strangolamento. Le prime ammissioni di Neumair sulla morte dei genitori arrivano qualche giorno più tardi fino alla completa confessione: ha ucciso prima il padre, poi la madre. Peter Neumair sarà ritrovato solo alla fine del mese di aprile; per la lunga permanenza in acqua il corpo, avvistato da un ragazzo che passeggiava lungo il fiume, era in avanzato stato di decomposizione.