Parla il il presidente del comitato Padel della Fit e racconta come è avvenuta l’esplosione di una disciplina che fa impazzire tutti
Un’esplosione senza precedenti. Nemmeno il calcetto, per restare in tema di appassionati, ma forse, senza timori referenziali, potremmo osare e dire neppure sport come il calcio o il tennis o anche il basket e tanti altri che creano aggregazione e si fanno con passione e divertimento, hanno avuto un successo in così poco tempo come lo sta avendo il Padel. Un’invasione di giocatori, appassionati e soprattutto di campi. E tutto questo in meno di sei anni. Un vero e proprio miracolo sportivo. Un gioco venuto fuori quasi dal nulla, con regole e campi simili al tennis, ma alla portata di tutti.
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Uno dei primi, se non proprio il primo a crederci in assoluto è stato Gianfranco Nirdaci. Un totem per chi pratica questo sport da anni. Un ragazzo che ha messo dentro tutto passione, capacità e competenza, ma anche, perché no, un pizzico di arte creativa perché dal nulla ha creato un movimento pazzesco che ora vede ben 70.000 tesserati e 4.000 campi sparsi in tutta Italia. E sono ancora in crescita. Nirdaci a Notizie.com racconta tutto, dalla nascita all’evoluzione: “E’ successo sei anni fa, Binaghi (il presidente della Feder Tennis) e Malagò (presidente del Coni), mi convocano un giorno in Federazione abbiamo deciso di spingere e far nascere questo gioco, dico così perché all’inizio si poteva chiamare solo in questo modo, adesso è uno sport a tutti gli effetti”.
“Spinta eccezionale da parte dei campioni, c’è anche Ibra”
Nirdaci non ha avuto paura di scommettere su se stesso e su questa disciplina: “Pensare che quando ho cominciato in Italia c’erano appena quattro campi e uno, a Bari, lo stavano togliendo. Ho pensato, cominciamo bene, ma se avessi sbagliato a buttarmi in questa avventura e a fare il coordinatore? E invece no, col passare degli anni, non faceva che crescere e diventare da gioco a sport, creando delle sinergie, costruendo campi e facendo corsi di formazione, e ora un seguito che non fa che crescere”.
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Ed è vero. Adesso non ci sono circoli sportivi che, al loro interno, non abbiano un campo di Padel. Nel giro di pochi anni è diventato lo sport più praticato in Italia e anche in Europa. Un’esplosione incredibile che, sicuramente si può dire, non ha precedenti. Nemmeno col calcio. E’ simile al tennis, ma col campo più corto, regole anche più semplice. E la cosa incredibile è che ci possono giocare tutti.
“Ora c’è il World Padel Tour ma presto ci sarà professionismo”
“E’ la forza di questo sport – prosegue Nirdaci a Notizie.com -, praticato da grandi e piccini (tra i bambini è lo sport che sta spopolando ndr). Per fortuna al vertice della Federazione Internazionale c’è un uomo capace e competente come Luigi Carraro che sta rivoltando il mondo del Padel. E vedrete che, magari nel 2024 è troppo vicino, ma nel 2028 il Padel sarà sport olimpico, non so se inizialmente a scopo dimostrativo o da subito da medaglia, ma entrerà. Sicuro”.
E’ stata fondamentale anche la spinta di campioni del calcio e non solo per il successo del Padel: “Ricordo che organizzai un evento e Mancini e Totti si misero a giocare, la gente impazzì. Adesso i campioni dello sport o ex campioni ne fanno lo sport principale”. Da seguire la crescita e la possibilità che a breve tanti giocatori diventeranno veri e proprio professionisti: “E’ nato in Spagna come sport, qui da noi al Circolo (Aniene ndr) ci fu un socio che arrivò dalla Spagna e fece costruire il campo. Da lì capacità e passione (Nirdaci è un vero appassionato non ha mai preso un euro e crea eventi a non finire, anche e soprattutto legati alla beneficenza ndr) e c’è stato il boom, ma la cosa bella è che non è ancora finita. E non fa che crescere”. Verissimo. Il Padel potrebbe essere davvero lo sport del futuro.