Il centrocampista danese, che nei giorni scorsi non ha ricevuto il certificato di idoneità sportiva, ha risolto consensualmente il suo accordo di lavoro con il club nerazzurro.
Un’avventura durata un anno e mezzo quella di Eriksen con la maglia dell’Inter. Arrivato il 28 gennaio 2020 per rinforzare la rosa di Conte. Dopo un inizio non proprio convincente, nella scorsa stagione il centrocampista danese è stato tra i protagonisti della cavalcata dell’Inter, tornata a vincere lo scudetto dopo più di 10 anni di digiuno.
Poi però è arrivato l’Europeo, con un anno di ritardo, che per Eriksen ha rappresentato un vero e proprio dramma. Ha rischiato di morire in campo per colpa di un problema cardiaco, attualmente tenuto sotto controllo grazie a un defibrillatore sottocutaneo. Questo innesto cardiaco però non gli permette di poter continuare a giocare in Serie A. Secondo le norme Coni, infatti, nessun medico italiano potrebbe accordargli l’idoneità sportiva.
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Ecco perché l’avventura di Eriksen all’Inter è giunta ai titoli di coda. Come anticipato nei giorni scorsi, infatti, prima di Natale sarebbe potuta arrivare la rescissione del contratto. Così è stato: tramite un comunicato, il club nerazzurro ha fatto sapere di aver risolto in modo consensuale il suo rapporto di lavoro con il calciatore danese. Non solo un bellissimo video di saluto, ma anche una lunga lettera pubblicata sul sito ufficiale per celebrare l’esperienza di Eriksen con la maglia dell’Inter.
“E anche se oggi le strade dell’Inter e di Christian si separano, sappiamo che il nostro legame sarà forte e indissolubile, sempre.”, si legge nelle lettera d’addio. Con l’arrivo del 2022 Eriksen tornerà in Danimarca per cercare di portare avanti quello che è diventato il suo nuovo sogno. Tornare a giocare a calcio.