Giancarlo Magalli dovrà risarcire Adriana Volpe: dopo la condanna scrive le sue impressioni sui social, ma incassa la pesantissima risposta.
Giancarlo Magalli dovrà risarcire Adriana Volpe. É questa la sentenza del Tribunale di Milano, dopo una denuncia per diffamazione giunta al noto conduttore dalla showgirl. L’attuale opinionista del Grande Fratello si costituì parte civile dopo una frase di Magalli riferita ai casi Weinstein e Brizzi per i presunti favori sessuali nel mondo dello spettacolo. La Volpe lo querelò, pensando che quelle parole fossero rivolte a lei.
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E dopo 4 anni di battaglia in tribunale, e di accuse mediatiche, è arrivata la sentenza definitiva. I giudici hanno dato ragione alla presentatrice, stabilendo una multa di 14 mila euro e un risarcimento di 25 mila euro già liquidato. Non è bastata però la sentenza a placare gli animi. Magalli ha infatti pubblicato il suo pensiero sull’esito del processo. Incassando immediatamente una risposta al vetriolo da parte della conduttrice.
Magalli condannato a risarcire la Volpe: pesante scambio di messaggi sul web
“Non la nominavo affatto – scrive Magalli – volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento”. Magalli su Facebook parla della condanna provando ad anticipare Adriana Volpe, pronta secondo lui, ad inondare il web di messaggi. Poi rincara la dose. “Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che aveva fatto l’intervista e aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) e il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh”.
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Un attacco a 360 grandi, che però incassa la replica. “Caro Magalli – scrive la Volpe – sei stato condannato per diffamazione aggravata. E invece di scusarti sei corso a scrivere un post nel tentativo di distorcere la realtà di una sentenza con portata e peso straordinari”. E ancora: “Con le tue azioni hai cambiato il percorso della mia vita lavorativa, ma ho tirato fuori una forza che non sapevo di avere, questa è una battaglia fatta per me per mia figlia e le donne vittime di soprusi e angherie”. Lungo e dettagliato il post della conduttrice che poi conclude. “I tuoi soldi saranno devoluti in beneficenza, ma auspico che dopo la Rai tuteli la sua immagine di tv pubblica. Per il resto ci vedremo ad aprile al tribunale di Roma, dove ancora pende per te un rinvio a giudizio”.