Ha passato gran parte della sua vita in galera per un reato che non aveva commesso. Lâimprenditore: âRovinato per una vendettaâ
Una vicenda che ha dellâincredibile e del paradossale. Storie di questo genere, purtroppo, ne sono piene le cronache giudiziarie: di persone che vengono condannate anche con prove reali e solide, ma che poi si rivelano clamorosamente innocenti. Il problema è che nei cosa speso passano gli anni. Ed è la storia di Paolo Ottaviani, assolto âdopo quattordici anni per non aver commesso il fattoâ. Paolo Ottaviani, è stato un affermato imprenditore folignate, i fatti risalgono al 2008 quando venne fermato per un controllo e nella sua auto, nel portabagagli, sotto alla ruota di scorta, viene trovato un etto di cocaina.
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Da lĂŹ, per Ottaviani comincia un vero e proprio inferno, ma lâimprenditore, sin da subito, si dichiara innocente. Ma per per gli investigatori quella droga trovato sotto la macchina era destinata allo spaccio. Non câè stato niente da fare, anche perchĂŠ in Italia, come del resto in tutto il mondo, le leggi sulla droga e sul suo possibile spaccio sono severissime. In carcere, sin dal primo momento per due mesi, poi altri due ai domiciliari. Ma lui continua a dichiararsi estraneo ai fatti, disse di essere stato incastrato. Lo fa anche durante il giudizio di primo grado, quando viene condannato a tre anni e quattro mesi.
Nonostante il giudizio avverso, Ottaviani non si arrende e chiede ai suoi legali, gli avvocati, Francesco Falcinelli e Patrizio Tofi, di rivolgersi alla Corte dâAppello di Perugia, che però conferma la condanna. Gli anni passano, ma lâimprenditore fa tutto tranne che mollare. I suoi legali vanno avanti e si rivolgono alla Corte di Cassazione.
La Suprema Corte accoglie il ricorso, annulla la sentenza e dispone il rinvio alla Corte dâAppello di Firenze che, dopo aver letto e verificato le carte nonchĂŠ giudicato e verificato storia e intercettazioni, ha letto la sentenza che lo ha assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. Paolo Ottaviani, presente in aula al momento della lettura, è scoppiato in un pianto liberatorio. Ed è anche normale e giusto che sia cosĂŹ. âQualcuno mi ha rovinato la vita per una vendetta, ho sofferto, ma non mi sono mai arreso perchĂŠ sapevo della mia innocenza, non ho mai fatto niente del gente, niente di quello di cui sono stato accusato e ho passato quattordici anni della mia vita in carcereâ, le parole di Paolo Ottaviani a Il Messaggero.