L’attore e comico si complimenta con la squadra per il titolo d’inverno: “Bella soddisfazione, ma a fine anno vorrei il 20esimo scudetto”. Elogi a Inzaghi: “Lui il migliore, poi Calhanoglu e Brozovic”. Sull’azionariato: “Sarei un tirchio se non restituissi qualcosa…”.
Inter campione d’inverno. Sì, ma calma: “Non è un titolo definitivo, sarebbe bello essere davanti a tutte a fine anno e prendersi la seconda stella…”. Il ventesimo scudetto, scongiuri a parte, può concretizzarsi. Eppure non si smuove, Enrico Bertolino. Meglio procedere con cautela, la classifica è ancora troppo corta. La soddisfazione per quanto visto finora è comunque innegabile: “Non mi sarei mai aspettato di vedere una squadra così”, spiega l’attore e comico in esclusiva a notizie.com. “A livello di gioco stiamo facendo meglio dell’anno scorso, parlo di completezza di squadra. Bravo Simone Inzaghi, sta portando avanti un ottimo lavoro”. L’ex tecnico della Lazio promosso a pieni voti: “Ha rinvigorito calciatori che erano già qui. Per esempio Perisic, è tornato a essere un grande talento. E poi Skriniar, l’anno scorso spesso era finito in panchina. Anche Dzeko mi sembra in condizioni migliori rispetto a quando l’Inter l’ha comprato”.
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Tra i meriti di Inzaghi quello di aver resistito agli scossoni estivi e agli addii eccellenti: “Ha tenuto botta, non si è lamentato della cessione di Hakimi. Poteva diventare un alibi, non l’ha fatto. Si è preso la responsabilità di guidare il gruppo, l’Inter non è il Psg, che può comprare chiunque e sta trasformando la squadra negli Harlem Globetrotters… Noi non abbiamo gli stessi mezzi economici, né la stessa struttura. Il gruppo però sta rispondendo bene. Tra i migliori metto Inzaghi in primis, merita di essere menzionato visto il rendimento collettivo. Poi dico Calhanoglu, non aveva bisogno di presentazioni, però si è integrato subito alla grande. Chiudo il podio con Brozovic, gli andrebbe fatto il contratto a prescindere. Ora non solo corre, ma è sempre al centro del gioco”. Il rinforzo interno potrebbe essere Sensi: “Ha grandi qualità, si chiuderebbe il cerchio a centrocampo senza spendere una lira”.
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Da una parte il campionato da portare fino in fondo, dall’altra la Champions League e il sorteggio bis che ha messo il Liverpool di fronte ai nerazzurri. In principio le palline (sbagliate) avevano estratto l’Ajax. “Sarebbe stato troppo bello, invece è stato tipicamente da Inter: 5 minuti di allegria, poi tutto il contrato. Però bisogna dire una cosa: l’Ajax non è una squadra di Serie C inglese, segna tanto, può fare male. Il Liverpool è una grande, ma ha già vinto. Non è facile, ma non si sa mai. Anche nel 2010 eravamo spacciati con il Chelsea, poi ci pensò Eto’o…”. A proposito di triplete, Bertolino ringrazia ancora il club nerazzurro: “Certe emozioni non si scordano, si mettono in bacheca. Mi piace essere riconoscente, anche se non va più di moda. Quindi è giusto ridare qualche soldo con Interspac (l’azionariato popolare di un gruppo di tifosi, ndr), con tutto ciò che mi ha dato l’Inter sarei stato un tirchio se non avessi partecipato. Sono riconoscente a Moratti e al club in generale, qualsiasi cifra non basta a ripagare quanto ricevuto dai colori nerazzurri”.