Duro attacco dello scrittore Barnard contro la Cina sull’origine del Covid. Ecco le sue parole rilasciate all’Adnkronos.
Paolo Barnard è ritornato ad attaccare la Cina sull’origine del Covid e lo ha fatto in un’intervista all’Adnkronos. Lo scrittore in questo intervento ha confermato la sua tesi di una nascita in laboratorio di questa pandemia. “In pratica si tratta di prendere un virus potenzialmente pericoloso per uomini e animali – ha spiegato il giornalista – lo si incattivisce in laboratorio con il pretesto di combatterlo meglio se un giorno diventa più cattivo in natura“.
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“Si tratta di una vera e propria follia – ha aggiunto – e gli esperimenti nel laboratorio di Wuhan sono avvenuti nel 2010. Cinque anni dopo è stato creato il coronavirus chimerico, molto probabilmente la spina dorsale del Covid-19“.
Barnard: “La Cina ha commesso un vero e proprio crimine contro l’umanità”
Lo scrittore e giornalista non ha utilizzato parole al miele nei confronti della Cina: “Pechino ha commesso un vero e proprio crimine contro l’umanità. Il Covid-19 è scappato da un laboratorio al termine di una sperimentazione che aveva come obiettivo quello di creare un virus in grado di contagiare in modo molecolare […]“.
“Se l’Oms e il mondo scientifico avessero saputo da inizio 2020 le caratteristiche molecolari del Covid – ha aggiunto – avrebbero potuto mettere in campo da subito provvedimenti molto precisi e risparmiare milioni di morti, migliaia solo in Italia. E, soprattutto, le aziende farmaceutiche avrebbero prodotto un vaccino più duraturo. Invece la Cina ha fatto più o meno come la Russia con Chernobyl”.
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Il tema affrontato da Barnard nel libro L’origine del virus, scritto con due ricercatori di fama mondiale, resta molto delicato e soprattutto diviso in tutto il mondo. Ancora non si è arrivati ad una verità assoluta e sono in corso tutti gli approfondimenti del caso per capire la reale nascita del Covid in Cina nel 2019.