Il virologo torna a parlare e cerca di dare un consiglio per le festività natalizie ma anche dopo l’inizio del nuovo anno
Non se ne esce. L’Omicron che avanza, il mix di vaccini che prima non convinceva e poi convince, il Super Green Pass che prima era la soluzione di tutti i mali, ora potrebbe essere inutile. Insomma, chi ne ha, più ne metta. E intanto il Covid, in qualche modo avanza ancora e talmente tanto che mette apprensione. Almeno secondo gli esperti e i tanti virologi che, in questi ultime settimane, hanno ripreso non solo a farsi vedere, ma anche a parlare di cose non proprio ottimiste.
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E’ la volta di Fabrizio Pregliasco che, negli ultimi giorni, sta facendo sentire sempre più la sua voce. E’ un luminare e i suoi consigli sono sempre ascoltati: “Cosa fare? E’ possibile immaginare la necessità di un lockdown serio, esteso a tutti, in funzione di un futuro ancora da stabilire. Capisco che non sia una cosa buona, ma dobbiamo prevederlo nel menù di quello che ci aspetta nelle prossime festività dopo Natale”.
L’allarme del virologo Pregliasco è abbastanza serio, tanto che le sue frasi non sono rimaste inascoltate in altre circostanze. Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene alla Statale di Milano, insiste: “Oggi un lockdown duro e puro, pesante, sarebbe efficace perché è ovvio che in questo momento ogni contatto inter-umano continua a essere a rischio, ancorché le persone siano vaccinate”. Il virologo riconosce che una chiusura generalizzata sarebbe poco accettata, ma “se i contagi dovessero impennarsi, non può essere esclusa dall’elenco delle contromisure da mettere in campo: vediamolo come extrema ratio“, conclude il virologo.
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Ora bisognerà vedere i bollettini dei prossimi giorni e solo a quel punto decidere il da farsi. Di sicuro nella prospettiva che ci possa essere un’altra chiusura o durante le feste o subito dopo non potrebbe essere presa bene dalla gente che non vede l’ora di uscire da questo incubo di nome Covid. La palla passa al Governo e più precisamente al Ministro della Salute Roberto Speranza che, proprio in questi giorni, si diceva un po’ preoccupato per l’andamento dei contagi.