Fabrizio Corona, arriva la decisione ufficiale da parte dei giudici: per l’ex re dei ‘Paparazzi’ non si apriranno nuovamente le porte del carcere, ma dovrà scontare un’altra pena
Sono stati giorni di attesa per Fabrizio Corona. Solamente nelle ultime ore della giornata di ieri, lunedì 20 dicembre, è arrivata la decisione ufficiale da parte dei giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Questi ultimi hanno disposto il differimento della pena. In cosa consiste? Per un anno dovrà scontare la sua condanna nella sua abitazione, ai domiciliari. Secondo gli stessi giudici, l’ex compagno dio Belen Rodriguez deve assolutamente curarsi per risolvere i suoi problemi psichiatrici anche se non è più dietro le sbarre.
LEGGI ANCHE >>> Fabrizio Corona a 360°: dalla frecciata alla Blasi fino a Lele Mora
Ricordiamo che l’ex re dei ‘Paparazzi’ deve ancora scontare 5 anni e 5 mesi di reclusione. Tanto è vero che il procuratore generale ha chiesto che fosse messa in atto una perizia medico-legale nei confronti del nativo di Catania. Secondo quanto riporta ‘Adnkronos‘ nulla è valso il tentativo da parte dei suoi avvocati, Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa, che volevano la concessione del differimento della pena per motivi di salute.
Corona, domiciliari per un anno: niente carcere
La sospensiva era stata disposta considerando anche i suoi gesti di autolesionismo. Di cosa stiamo parlando? Di quando lo stesso Corona ruppe il vetro di una ambulanza e poi era stato trasportato in ospedale nel reparto di psichiatria (dove era rimasto per quasi dieci giorni).
LEGGI ANCHE >>> Moric e Corona, grande ritorno? Macchè! Svelata la sua nuova fiamma
In quella occasione aveva riportato delle gravi ferite. Non è tutto visto che in quei giorni aveva deciso di continuare la sua protesta con lo sciopero della fame. Negli ultimi giorni si è tornato a parlare nuovamente di lui visto che era stato invitato come ospite in un programma privato napoletano dove ha parlato di tutto: dalle sue ex fidanzate fino al rapporto amichevole interrotto con Lele Mora.