Durante una seduta in aula al Comune di Ventimiglia il consigliere Isnardi avrebbe alzato la mano per chiedere la parola, ma un suo collega sostiene che era un gesto fascista
Bisogna stare attenti a tutto e soprattutto a tutti. Ed è necessario che quando si compiono determinati gesti poi si rischia di andare incontro a polemiche roventi o a brutte figure. A Ventimiglia, durante una seduta del Consiglio comunale, scoppia la polemica per un presunto saluto romano da parte di un consigliere di maggioranza di Fratelli d’Italia, Ino Isnardi. Il problema, in questi casi, bisogna vedere se è realmente andata così oppure il gesto in questione era qualcosa di più naturale e assai innocente.
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Almeno questo è quello che osserva e ribadisce con forza il presunto colpevole, Ino Isnardi di Fratelli d’Italia. A denunciare l’episodio è un collega di maggioranza, Giuseppe Palmero, eletto con la lista Scullino sindaco. Il consigliere Isnardi si è giustificato dicendo che stava “solo chiedendo la parola”, per questo avrebbe alzato la mano. Toccherà ora al presidente dell’assemblea decidere se punire il consigliere, visionando il filmato con l’immagine contestata come si fa al “Var” durante le partite di calcio.
Il partito della Meloni è pronto a difendere Isnardi
In aula, come in tutti i consigli comunali, può succedere che si alzino i toni se il dibattito è acceso. E quello di Ventimiglia non è da meno, tanto che l’amministrazione della cittadina ligure di confine è di centrodestra. Palmero, il consigliere che ha denunciato “il fattaccio” stava difendendo il sindaco sull’attività svolta per combattere il Covid, quando è stato interrotto dal presidente per aver pronunciato una parola scurrile.
Nel chiedere scusa ha affermato, Palmeno ha spiegato con tono amareggiato: “Però non posso essere continuamente interrotto quando in Aula ci si saluta con saluti romani”, riferendosi al braccio alzato e teso di Isnardi alle sue spalle. Quest’ultimo però non ci sta è contrattacca dicendo che in realtà stava solo cercando di prendere la parola, alzando la mano. Ora toccherà al presidente dell’Assemblea andare a visionare il filmato come fanno gli arbitri per stabilire chi dei due consiglieri ha ragione.