Il Leader di Forza Italia esce allo scoperto con i suoi alleati principali e chiede a loro il sostegno per il Colle
Fugati tutti i dubbi. Silvio Berlusconi si candida per il Quirinale. Non è ufficiale, ma poco ci manca. L’ex premier ha deciso: nei primi dieci giorni dell’anno nuovo, quando il confronto sul Quirinale entrerà’ nel vivo, si deciderà e ufficializzerà’ la sua candidatura come successore di Sergio Mattarella. Ad annunciarlo è stato lui stesso durante il vertice dei leader del centrodestra, a Villa Grande. Un incontro che ha sancito, almeno in questa fase, l’assoluta unita’ della coalizione.
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Il Cavaliere si sarebbe detto sicuro di avere numeri certi in Parlamento: sul suo nome, almeno questo è quello che pensa lui. Non solo. Secondo suoi conti ci sarebbero addirittura 150 voti di grandi elettori in più di quelli che avrebbe già il centrodestra. Dunque, nessuna paura per i franchi tiratori, se ci saranno, non avranno alcuna rilevanza. Non ci sono piani B o C, è deciso ad andare avanti lui senza indugi, nonostante qualche piccolo dubbio fosse venuto fuori nelle settimane precedenti. Silvio ha tirato diritto, senza offrire alcuna subordinata alla sua ennesima discesa in campo, forse la più importante e dirompente, considerata la più alta carica dello Stato.
Da Salvini e Meloni c’è il via libera definitivo
Via libera da Salvini: “Sono pronto a impegnarmi e a mediare, affinché si arrivi a un voto rapido e il più possibile condiviso, fermo restando che si dovrà fare i conti con una proposta di centrodestra che è maggioranza nel Paese e in Parlamento“. Poi, diretto al Cavaliere, ha aggiunto: “Se deciderai di candidarti, ti appoggeremo“.
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Stesso discorso per Fratelli d’Italia che, tuttavia, avrebbe chiesto a FI e Lega di avere una consultazione permanente su ogni passaggio. Quindi hanno chiesto di spiegare il loro comportamento ove mai Draghi decidesse veramente di correre per il Colle. “Noi siamo tranquilli nell’appoggiare Berlusconi, semmai ad essere in difficoltà è chi appoggia anche Mario Draghi, se volesse candidarsi sul serio o, peggio per loro, se volesse lasciare il governo. Prima o poi ci dovranno dare delle risposte”, confida un alto dirigente del partito di Giorgia Meloni.