ESCLUSIVA – Zangrillo: “Terrore su virus fa Italia povera e oggetto di shopping”

Ci va giù pesante il primario del reparto di Anestesia e rianimazione del San Raffaele di Milano: “Omicron contagioso ma non letale, ma questo ai media non interessa”

Il presidente
Il professore e primario del reparto di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Mlano, Alberto Zangrillo (foto Ansa)

Ci va giù pesante il professor Alberto Zangrillo, primario del reparto Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano, nonché neo presidente del Genoa calcio, ma su questo è meglio non chiedergli nulla. Il professore è avvelenato col clima che si sta instaurando da un po’ di tempo, soprattutto alla vigilia delle festività natalizie e si sfoga attraverso Notizie.com: “Lo sa dove sono in questo momento? Sono in uno dei più bei negozi di Milano, ma è desolatamente e completamente vuoto e la responsabilità principale, se non proprio totale è vostra, dei media“, E perché, scusi? I numeri e i tamponi salgono.

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“Non è questo il mio cruccio – ribatte con tono fermo e serio Zangrillo -. Qui in questo negozio, la cosa che mi fa preoccupare e imbestialire allo stesso tempo, non c’è un cavolo di nessuno, io sono tranquillo, ma qui non c’è nessuno e per quale motivo? Glielo dico io, perché la gente sta a casa, ha paura ad andare nei negozi perché è stato detto e scritto che se si va fuori si prende la variante Omicron e si muore, invece è assolutamente falso“.

“Lockdown? Basta chiudere e tutto si risolve, no?”

Uno dei tanti momenti di particolare attività all’interno degli ospedali

Il professore, nonché presidente del Genoa Calcio, Alberto Zangrillo non ci sta proprio a questo clima di “confusione” e di, come l’ha definita lui stesso “paranoia del virus“. E attacca ancora: “Qui se non ci diamo tutti una regolata, ma soprattutto voi media, l’Italia diventa una paese povero e sempre di più, fino a quando non diventeremo l’oggetto dello shopping di altri paesi che sono stati più intelligenti e competenti di noi. Ecco, la scriva questa, mi raccomando…”

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Per non parlare dell’ipotesi di lockdown come l’ultima delle ipotesi qualora la situazione peggiorasse all’improvviso o di altre restrizioni che ci saranno da qui a breve. “Non so più che dire – ha concluso Zangrillo -, tanto qui basta chiudere che tutto si risolve no? E’ importanti e necessario vaccinarsi, ma allo stesso modo bisogna cercare di diffondere le notizie con il giusto peso e la necessaria credibilità, senza strillare o fare del terrore”.

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