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Curiosità

Israele, straordinaria scoperta sott’acqua dell’Anello del “Buon Pastore”

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Francesco Gnagni

La sensazionale scoperta archeologica è avvenuta in Israele e ha lasciato tutti a bocca aperta. L’antico tesoro è stato rinvenuto sott’acqua e sopra di esso vi è impressa una delle immagini più antiche di Gesù.

Lo straordinario anello rinvenuto sui fondali vicini alle coste di Israele (Dafna Gazit/Autorità israeliana per le antichità)

Un vero e proprio bottino incredibilmente prezioso, rinvenuto all’interno di due relitti di navi posizionati al largo di Caesarea, città dello stato di Israele sulla costa, a nord di Tel Aviv, il cui nome ricorda l’antica città romana più volte menzionata nella Bibbia. Stando alle valutazioni degli studiosi, le due navi sono affondate in epoca molto remota. Rispettivamente, nel terzo e nel quattordicesimo secondo d.C., periodi corrispondenti a quello romano e all’era mammelucca.

L’incredibile ritrovamento sulle coste di Israele

Le cause dei loro naufragi sarebbero state, sempre a detta degli studiosi, molto probabilmente delle tempeste oppure delle manovre legate all’ingresso nel porto. Oggi invece da quelle imbarcazioni sono venute alla luce centinaia di monete d’argento, ma anche altri incredibili tesori. Tra cui uno speciale anello ottagonale d’oro con una rara gemma incastonata di colore verde. 

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Sulla pietra preziosa è incastonata un’immagine molto speciale, ritraente un giovane pastore che indossa una tonaca e che sta portando sulle spalle una pecora, o forse un montone. La pietra in ogni caso risulta essere risalente agli albori della cristianità. Si pensa di conseguenza che l’immagine riporti al simbolo cristiano del “Buon Pastore”, e che si tratti quindi di una prima rappresentazione di Gesù. Facendo così pensare che il suo proprietario fosse stato, con molta probabilità, un paleocristiano.

Le prime osservazioni degli studiosi che le hanno recuperate

Gli studiosi israeliani lo immaginano come un membro di una delle prime comunità cristiane di Cesarea, molto probabilmente una donna. La fattura dell’oggetto è stata in ogni caso definita “squisita” dagli esperti. Gli scafi naufragati delle due navi, insieme ai loro carichi, sono stati recuperati a soli quattro metri sott’acqua, mentre invece tra gli altri oggetti recuperati c’è anche un’altra gemma con su impressa l’immagine scolpita della lira nota nella tradizione ebraica come “Arpa di David”, menzionata spesso nella Bibbia.

Le monete rinvenute sui fondali vicini alle coste di Israele (Dafna Gazit/Autorità israeliana per le antichità)

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La gemma, di colore rosso, si crede che fosse stata incastonata all’interno di un anello. Oltre a questo, sono state rinvenute anche centinaia di monete d’argento, statuette e campane di bronzo. Il direttore dell’Autorità per le antichità israeliane Eli Eskozido ha infine commentato la vicenda spiegando che “le coste israeliane sono ricche di siti e reperti, beni immensamente importanti del patrimonio culturale nazionale e internazionale. Sono estremamente vulnerabili, motivo per cui l’Autorità per le antichità israeliane conduce indagini subacquee per individuare, monitorare e salvare qualsiasi antichità”.

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