Ferrero era stato arrestato il 6 dicembre scorso su richiesta della procura di Paola per il fallimento di alcune società di cui era amministratore. Nelle carte erano menzionate le società e i raggiri di denaro che l’ex presidente della società blucerchiata avrebbe ideato per sottrarre danaro ai creditori e per intascarli personalmente attraverso false operazioni, evitando anche di pagare tasse e contributi.
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Sin dal primo giorno i suoi legali, dopo aver studiato nel dettaglio tutta la pratica giudiziaria, avevano sostenuto che non sussistesse alcun pericolo di fuga per Ferrero, né tantomeno di inquinamento delle prove, trattandosi di fatti accaduti tanto tempo fa. La risposta del Riesame era prevista entro domani, decimo giorno utile per il verdetto. Che è stato favorevole a Ferrero. I giudici si sono riservati 45 giorni per comunicare le loro motivazioni. L’ex presidente della Sampdoria sta tornando in questi minuti nella sua abitazione nella capitale, dove sconterà gli arresti domiciliari. Domani è previsto il Cda della Sampdoria che sarà chiamato a scegliere il nuovo presidente e a confermare o rinnovare le cariche all’interno dello stesso Cda. Il club ha espresso soddisfazione per la scarcerazione dell’ex numero uno della società doriana.