La variante Omicron spaventa e molti Paesi d’Europa impongono misure rigide e nuove strette in vista del lockdown
Dal liberi tutti al dentro tutti. E’ quanto accaduto in Olanda, tornata in lockdown da domenica. “E’ inevitabile, a causa della quinta ondata e del contesto in cui Omicron si sta diffondendo ancora più velocemente di quanto temessimo. Bisogna intervenire ora, in via precauzionale”, ha detto il Primo Ministro olandese Rutte in conferenza stampa. Chiusi tutti i negozi non essenziali, ristoranti, bar, luoghi culturali e sportivi, scuole e parrucchieri fino al 14 gennaio, tranne le scuole che dovrebbero riaprire il 9 gennaio. Sono esentati dal divieto solo i negozi ritenuti essenziali, come supermercati e farmacie. I tassi di vaccinazione nel Paese erano altissimi, ma un intoppo è arrivato sulle terze dosi, dove la nazione è andata a rilento.
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L’Olanda, che nel corso della prima ondata aveva scelto una linea soft, reagisce invece alla quinta ondata nel modo più duro che c’è, anticipando gli altri Paesi che, su una stretta, rallentano. A Novembre, il Paese poteva contare su uno dei tassi di vaccinazione più alti d’Europa, con l’85 per cento di vaccinati. Un numero che non è bastato a frenare l’andamento dei contagi, i cui numeri si sono fatti sempre più alti portando il primo Ministro, che intanto ha ottenuto la fiducia per il suo nuovo governo, ad imporre un lockdown fino al prossimo 14 gennaio.
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Situazione critica anche Nel Regno Unito, che supera ormai centomila contagi al giorno e dove la variante Omicron è diffusissima. Il NHS Covid pass – una sorta di Green Pass inglese – è obbligatorio solo per accedere a discoteche, night club e sale da ballo, eventi indoor con più di 500 partecipanti in piedi e outdoor con più di 4mila partecipanti in piedi. Boris Johnson non avrebbe intenzione di imporre nuove strette, come consigliato invece dagli esperti. Le restrizioni potrebbero arrivare dopo le feste, anche se lunedì il sindaco di Londra Sadiq Khan ha cancellato tutti gli eventi per il nuovo anno nella capitale. In Scozia e in Galles gli stadi tornano a porte chiuse, mentre il governo di Edimburgo ha annullato il tradizionale Capodanno di Hogmanay.
In Germania, il neo-cancelliere Olaf Scholz ha annunciato in conferenza stampa le restrizioni che entreranno in vigore dal 28 dicembre. Tutti gli over 14 – inclusi vaccinati e guariti – non potranno riunirsi in gruppi superiori a dieci persone, neanche per festeggiare il Capodanno. Le manifestazioni di portata nazionale potranno svolgersi soltanto senza pubblico. Chiusi club e discoteche, mentre i non vaccinati non possono accedere a negozi, cinema, teatri e ristoranti. Sul luogo di lavoro e sui mezzi pubblici vale invece il green pass “base”, con tampone negativo effettuato entro le 24 ore precedenti.
In Austria, a partire dal 27 dicembre, tutti i locali di ristorazione dovranno chiudere alle 22Dal 22 novembre al 12 dicembre era stato in vigore un lockdown nazionale che ha avuto come risultato un crollo dell’incidenza settimanale. Per chi è vaccinato o guarito dal Covid dopo il lockdown hanno riaperto ristoranti, hotel, teatri e cinema, con l’obbligo di indossare sempre la mascherina FFP2. Dal 1° febbraio 2022 nel Paese sarà imposto l’obbligo vaccinale generalizzato, con durata di due anni e con multe fino a 3.600 euro per i trasgressori.
In Danimarca, fino al prossimo 17 gennaio, ci sarà il lockdown parziale. Chiusi teatri, cinema, musei, parchi divertimento e centri congressi. Resta il divieto di servire bevande alcoliche dalle 22 alle 5 e l’obbligo di chiusura dei locali di ristorazione alle 23. La mascherina è obbligatoria in tutti gli esercizi aperti al pubblico ed entrano in vigore limiti alla capienza dei locali. Il 5 gennaio è in programma una riunione del Comitato scientifico per valutare una proroga delle misure restrittive.
In Belgio, a partire dal 26 dicembre in Belgio chiuderanno i cinema, i teatri e le sale concerto. Vietati gli eventi al chiuso con più di duecento partecipanti (anche se seduti) e stop al pubblico alle manifestazioni sportive. Non saranno ammesse nemmeno le manifestazioni come i mercatini o le fiere natalizie. Nei negozi non si potrà entrare in più di due persone.
In Francia, il primo ministro Jean Castex ha annunciato l’arrivo del pass vaccinal, scaricabile solo da chi ha completato il ciclo di immunizzazione. Annullati i festeggiamenti per il nuovo anno, compresi i fuochi d’artificio in programma sugli Champs-Elysées a Parigi. Per scoraggiare gli affollamenti, sarà vietata anche la consumazione di alcol in strada e la vendita di bevande durante la notte di Capodanno.
In Spagna, il premier Pedro Sánchez ha reintrodotto l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Intanto, la Catalogna ha introdotto coprifuoco e limitazioni alle riunioni e agli orari dei negozi e anche i Paesi Baschi si preparano a fare lo stesso. In vigore il Green Pass, finora richiesto solo per i viaggiatori in arrivo dall’estero.
In Italia, la cabina di regia si riunisce oggi. Il Premier Draghi, nella conferenza di fine anno, ha scongiurato un’ ipotesi di un lockdown per i non vaccinati ma ha aperto ad altre misure. “Tutto è sul tavolo, ma non penso si parlerà di questo domani in cabina di regia. Il punto però che è che la maggioranza delle persone che finiscono in terapia intensiva e muoiono di Covid sono non vaccinati. È questa la tragedia, bisogna convincere le persone a vaccinarsi”, ha detto Mario Draghi. Di fatto, l’obbligo vaccinale non è stato mai escluso.