Un’intercettazione ha confermato un importante giro di mazzette tra un uomo di spicco della Regione Puglia e un dirigente: scattate le manette
Un’intercettazione svela un giro di mazzette che ha coinvolto un imprenditore pugliese e un uomo di spicco della regione Puglia. Si tratta di Donato Mottola (il dirigente intercettato dalle forze dell’ordine) e di Mario Lerario, un ex dirigente della protezione civile pugliese. Nella telefonata, intercettata dagli inquirenti, ci sarebbe la prova del passaggio di denaro.
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“Ho fatto tutto, ho dato la manzetta, ho dato la mazzetta, ho dato tutte cose”. E’ lo stralcio di una conversazione intercettata tra l’imprenditore di Noci, nel Barese, Donato Mottola e la moglie, dopo che l’imprenditore – secondo la Procura di Bari – aveva consegnato all’ex dirigente della Protezione civile della Regione Puglia Mario Lerario una tangente da 20 mila euro. La conversazione risale al 22 dicembre scorso. L’imprenditore pugliese parla al telefono con la moglie, l’avverte di aver incontrato il dirigente e di avergli consegnato “la manzetta”, intendendo un pezzo di carne particolarmente pregiato, e “la mazzetta”, cioe’ i 20 mila euro ritenuti dagli inquirenti una tangente.
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La moglie, che non si aspetta minimamente di essere intercettata, parla con schiettezza al marito e in risposta alle sue parole, dichiara: “tutti felici e contenti, va bene. Buon Natale e chist so l’ove”, espressione dialettale barese che significa “questo e’ il mondo”. Per questa vicenda l’imprenditore si trova agli arresti domiciliari per corruzione. Quando, il giorno dopo, a seguito di una seconda presunta tangente consegnata a Lerario da un altro imprenditore (oggetto di valutazione della Magistratura), l’ex dirigente e’ stato arrestato in flagranza, a casa sua i finanzieri hanno trovato 379 banconote da 50 euro, pari a circa 19 mila euro, nascoste in luoghi diversi e ritenute dagli inquirenti parte di quella tangente da 20 mila euro o di “altre donazioni in prossimità del Natale”.