Il Governo ci ripensa e dopo aver visto il numero dei contagi ha deciso di diminuire l’afflusso alle partite di calcio
Dietrofront. Anzi, testacoda del Governo sugli stadi. La capienza fa un passo indietro di fronte alla quota centomila contagi sfiorata con i dati di oggi. Il massimo livello di riempimento torna a essere quello di metà degli spalti, il 50 per cento con la soluzione a scacchiera in vigore prima dell’estensione al 75 per cento che è attualmente in vigore.
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Un passo indietro, alla situazione precedente, anche per gli impianti sportivi al chiuso, che potranno arrivare al 35 per cento. Si partirà dal 6 gennaio, giorno della ripresa del campionato, con tante squadre che dovranno rivedere programma e vendita. Una di queste è la Lazio che dal 30 dicembre avrebbe cominciato la vendita dei biglietti per Lazio-Empoli, ma la rimanderà.
Ora tante società dovranno riorganizzarsi
Sono state tutte decisioni prese durante il Consiglio dei Ministri di oggi. È stata questa la soluzione adottata dal Consiglio dei ministri dopo una discussione non facile in cui si è anche dibattuto sulla possibilità di una riduzione “alla francese” caldeggiata da una parte degli scienziati, che permette solo il tetto di 5000 spettatori in uno stadio.
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Si entrerà con il green pass rafforzato, come già previsto dalle norme attualmente in vigore. Quindi per poter andare allo stadio sarà necessario essere stati vaccinati (il green pass scatta dopo 15 giorni dalla prima dose) o guariti dal Covid da meno di sei mesi. Si entrerà allo stadio solo muniti di mascherina e dovrà per forza di cose essere del modello FfP2, altrimenti non si potrà accedere. Tutto verrò ufficializzato in gazzetta nella giornata di domani e sarà esecutivo da subito, quindi per il campionato di calcio dal 6 gennaio del 2022I.