Cina, la richiesta senza appello governo ai calciatori della nazionale che obbliga ad ognuno di loro di togliersi i tatuaggi. Una stretta su quelle che Pechino definisce “volgarità provenienti dall’estero”.
É stato il ministero dello Sport cinese a notificare agli sportivi la decisione su cui non c’è diritto alcuno di replica. D’ora in poi è in vigore il divieto per il calciatori della nazionale non tanto di esibire ma propriamente di avere tatuaggi di ogni sorta sulla propria pelle. Tanto che la richiesta rivolta ad ognuno di loro è addirittura quella di “toglierli”.
L’obiettivo del potere comunista è quello di porre fine a delle tendenze che ufficialmente vengono ritenute volgari, ma contengono in sé il retro-pensiero che si tratti di una vera e propria infiltrazione da parte di una moda straniera che contaminerebbe in questo modo le usanze e l’identità dei giovani cinesi, corrompendone la moralità.
Da mesi infatti la Cina tenta in tutti i modi di ristabilire la propria autorità non solo istituzionale ma anche morale sulla popolazione più giovane, combattendo il “soft power” occidentale che si incarna anche e soprattutto negli stili di vita e nelle abitudini di ragazzi e ragazze, sempre più diffusi tra i giovani, anche ad esempio attraverso i tatuaggi.
Comportamenti che possono includere una grande varietà di elementi, dal vestiario alla musica o ai film, fino ai videogiochi in rete. Su ognuno di questi, Pechino sta cercando di riprendere il controllo imponendo valori propri e fortemente identitari, centrati sul culto di una sorta di virilità cinese che si opporrebbe così alla corruzione morale proveniente dall’estero, in primis dagli Stati Uniti e dall’Occidente nel suo complesso.
Una delle maggiori strette era già arrivata sui contenuti televisivi e su quanto viene diffuso in rete e attraverso i social. Da un po’ di tempo a questa parte, tutti i contenuti veicolati attraverso questi strumenti dovranno puntare alla diffusione di valori “patriottici”, tanto che il primo a farsi avanti è stato l’organo regolatore degli audiovisivi cinesi, che ha invitato tutti gli operatori a promuovere criteri di bellezza che siano “corretti”. Bandendo categoricamente tutto ciò che riguardi “uomini effeminati” e “volgari influencer”.
Ora il provvedimento ha raggiunto anche i calciatori della squadra di calcio nazionale cinese, che sono chiamati a seguire categoricamente “il divieto formale di farsi nuovi tatuaggi”, prima di tutto, ma anche quello di rimuovere i disegni già marcati sulla pelle di ognuno di loro.
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Il ministero dello Sport ha spiegato che al momento, in circostanze ritenute quindi emergenziali, i tatuaggi vanno coperti sia nel corso degli allenamenti che delle competizioni, e inoltre che è assolutamente vietato il reclutamento di qualsiasi nuovo atleta che presenti dei tatuaggi.