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ESCLUSIVA – Valentini: “Tanti positivi, ma la Serie A deve andare avanti”

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Daniele Rocca

L’ex Dg della Figc ha fatto il punto della situazione in merito ai tanti casi di positività nel campionato italiano: “Il calcio non è un mondo a parte, è una parte del mondo”.

Antonello Valentini durante una conferenza stampa a Coverciano (Getty Images)

L’emergenza va avanti. Anzi, peggiora di giorno in giorno. Sempre più in aumento i casi di positività in tutta Italia. Il calcio non è immune dalla pandemia che continua dilagare a causa delle varianti. Sempre più club stanno facendo i conti con calciatori e membri dello staff contagiati tra le proprie fila.

Dalla Salernitana al Napoli, dallo Spezia al Bologna. Sono pochissime le squadre che sono rimaste immuni da contagi dopo le feste di Natale. I tamponi effettuati al rientro hanno dato riscontro positivo nella maggior parte delle società del campionato di Serie A. Seguire il protocollo prevede isolamento e quarantena, per il momento non si parla di partite a rischio.

Valentini: “Anche i calciatori facciano la loro parte”

Antonello Valentini e il presidente Giorgio Napolitano all’Auditorium Parco Della Musica (Getty Images)

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Lo svolgimento del campionato dipenderà dal volere delle Asl che, di volta in volta, valuteranno i casi di positività all’interno dei gruppi squadra. Ancora fresco l’esempio della mancata trasferta della Salernitana a Udine per l’ultima giornata del girone d’andata. La salute rimane sempre al primo posto, come confermato anche da Antonello Valentini. L’ex Dg della Figc, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, ha ribadito il concetto. “Il calcio italiano – dice il dirigente – deve andare avanti con tutte le regole e le cautele del caso che sono imposte dalle autorità sanitarie. Non è un mondo a parte, è una parte del mondo. Il calcio deve fare i conti con la situazione. Sono stati fatti molti sacrifici, ma il problema è troppo serio per pensare agli interessi personali. Germania, Inghilterra e Serie B devono essere degli esempi.“.

Sulla falsariga anche la decisione di riportare la capienza degli stadi al 50%: “Credo che la federazione nei momenti più critici abbia tenuto la mano salda sul volante. Questa riduzione delle persone allo stadio purtroppo si inserisce nell’emergenza, non possiamo che adeguarci. Vanno seguite e assecondate le istituzioni sanitarie“.

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L’appello di Valentini è rivolto anche ai calciatori: “Il calcio deve rendersi conto che alcuni sacrifici sono indispensabili. Riduzioni dei costi, a cominciare dagli stipendi dei calciatori, situazione che va trattata con cautela e che non va sottovalutata. Spero che la assocalciatori affronti il problema e che vada incontro alle società. È il momento di dare un segnale di buon senso, contenere le spese“.

In chiusura una stoccata anche alle società con problemi di bilancio: “Anche a livello di calciomercato abbiamo subito un test a gennaio: sapevamo che di soldi ne sarebbero circolati pochi, a maggior ragione adesso che non si vede la fine dell’emergenza. Bisogna rendersi conto che non bisogna spendere soldi che non ci sono. Altrimenti nel giro di sei mesi torniamo nel baratro. Mi auguro che non ci siano furbate e stratagemmi, serve senso di responsabilità“.

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